
Controlli. delle forze dell’ordine in zona Stazione (Foto Del Punta/Valtriani)
Con il ripristino della zona rossa alla stazione "si ripete, puntuale, il copione che meglio racconta il fallimento della destra: quello in cui l’amministrazione comunale, il governo e l’intera coalizione di estrema destra ammettono, anche se non lo dicono esplicitamente, di non saper governare la città: un esercizio inconsapevole di autocoscienza". Ne è convinto Luigi Sofia, capogruppo in consiglio comunale di Sinistra Unita secondo il quale "dopo 7 anni, l’unica risposta che riesce a dare la destra a una delle aree più complesse di Pisa è militarizzare lo spazio pubblico, mentre per tutto il resto — dalla gestione della speculazione abitativa al disagio sociale, fino alla macrocriminalità, si rinvia la riflessione alla prossima occasione utile per dare la colpa a qualcun altro". Il provvedimento, aggiunge Enrico Bruni (Pd), "non risolve nulla, ma serve solo ad alimentare una narrazione propagandistica: il quartiere ha un problema di sicurezza, è vero – sarebbe irresponsabile negarlo – ma non si affronta con misure spot che durano due mesi e poi scompaiono nel nulla, lasciando tutto esattamente com’era prima". Per il consigliere comunale dem, è "una pezza temporanea per coprire anni di inazione e incapacità di visione: serve una riqualificazione commerciale, che restituisca vita e dignità a strade oggi inospitali per i residenti e serve l’esproprio della sala scommesse, che non sono semplici attività, ma spesso terminali opachi di circuiti che alimentano dipendenze e degrado". Bruni sollecita la riapertura "dell’ufficio della municipale inaugurato dal sindaco Conti e mai aperto, ma soprattutto l’insediamento stabile di nuove realtà: associazioni, comitati, sportelli sociali e la ricostruzione di una comunità viva, consapevole, capace di rigenerare il senso di appartenenza".
Opposta la valutazione di Lega e Fdi: secondo la consigliera regionale del Carroccio, Elena Meini, "chi critica la proroga della zona rossa non ha sicuramente a cuore la sicurezza dei cittadini onesti", mentre la consigliera comunale meloniana Alessandra Orlanza osserva che "è un passo fondamentale per garantire la sicurezza nelle aree più critiche". "Da tempo - aggiunge Meini - l’area della stazione è, purtroppo, teatro di vari episodi di criminalità, messi in atto, prevalentemente da extracomunitari e cogliamo l’occasione per caldeggiare nuovamente l’apertura anche in Toscana di un Cpr per il rimpatrio degli immigrati irregolari che commettono reati". Orlanza, inoltre, sottolinea "l’assoluta necessità di estendere queste misure di protezione anche alle zone limitrofe, fino a via Cattaneo: la situazione attuale, frutto di una multietnicità incontrollata voluta dalle amministrazioni precedenti, ha trasformato queste strade in una sorta di ‘terra di nessuno’, generando legittime paure tra i residenti ed è inaccettabile che chi vive in queste aree debba convivere con l’insicurezza e l’ignoto, così come non possiamo tollerare chi insinua che l’amministrazione stia perseguitando i più vulnerabili, quando invece è evidente che molti dei ‘nuovi arrivati’ si dedicano ad attività criminali piuttosto che a cercare un lavoro dignitoso" "La proroga della zona rossa alla stazione è un provvedimento indispensabile, ma che da solo non può bastare: la complessità dell’area stazione richiede un’azione più ampia e strutturata, che punti a risolvere alla radice le troppe situazioni di violenza e degrado che affliggono il quartiere e di cui le attività commerciali sono le prime vittime". Lo afferma in una nota il direttore generale della Confcommercio, Federico Pieragnoli sottolineando, e rispondendo implicitamente al sindaco Michele Conti che aveva rivolto un appello ai privati a fare la propria parte con una riqualificazione dell’offerta commerciale, che "la riqualificazione passa necessariamente da una presenza più incisiva delle forze dell’ordine sul territorio, con controlli capillari e costanti, ma anche da un contrasto deciso a tutte le forme di abusivismo, commerciale e abitativo: la zona rossa rappresenta una risposta concreta a un’emergenza sotto gli occhi di tutti ed è un segnale importante di attenzione a una delle principali porte d’accesso della città".
Gab. Mas.