La Carovana Rosa ha fatto il suo ingresso trionfale a Pisa, una tappa quella pisana attesa da tanti appassionati e non solo, assiepati nelle piazze e sui lungarni per osservare anche solo per un istante sfrecciare i campioni. Pisani, toscani ma anche tantissimi stranieri attirati nella città della Torre da una tappa del Giro d’Italia unica nel suo genere. "Siamo venuti a Pisa soprattutto per il Giro d’Italia - ha raccontato una giovane coppia danese a La Nazione -. Stiamo soggiornando in città dove abbiamo trovato un’ottima organizzazione, spostarsi è molto semplice non potevamo sperare in uno scenario migliore per sostenere i ciclisti danesi, potevamo scegliere altre tappe ma avevamo sentito parlare molto bene di Pisa e devo dire che non siamo rimasti delusi", ha spiegato la giovane coppia. In tanti si sono recati in pellegrinaggio in città con lo scopo di seguire il Giro dando vita ad una nuova forma di turismo, è il caso di Jan Haba e dei suoi amici dalla Repubblica Ceca.
"Stiamo soggiornando a Follonica - hanno spiegato i tre ragazzi - ma ogni giorno ci spostiamo in bici per seguire il viaggio della Carovana, abbiamo fatto tappa anche a Siena, oggi siamo qui a Pisa ma domani proseguiremo il nostro viaggio a bordo delle nostre biciclette".
Per qualcuno poi quella per il ciclismo è una passione da tramandare di generazione in generazione, come nel caso di Giorgio Vichi che era con suo figlio a presidiare i lungarni. "Ho dovuto prendere ferie per poter seguire la cronometro, aspettavamo da tempo questa tappa per noi il ciclismo è un vera e propria tradizione di famiglia, siamo qui per tifare gli italiani soprattutto Tiberi". Non potevano però mancare le testimonianze di quei pisani che da 45 anni aspettavano un nuova tappa pisana del Giro d’Italia "Sono un grande appassionato di sport - ha spiegato Giuseppe Dini - e trovo che questa sia stata una manifestazione organizzata molto bene, che dà grande risalto alla città ed è sicuramente un evento da ripetere". Immancabile poi la partecipazione di una vera e propria istituzione del ciclismo pisano, ovvero Marusco Santochi, 88 anni passate a collezionare biciclette e cimeli legati al mondo del ciclismo, insomma uno di quelli che il giro del 1980 se lo ricorda bene.
"Sono molto contento che il Giro abbia fatto nuovamente tappa a Pisa, per me che ho una certa età è una grande emozione, ho sempre seguito le tappe toscane, ai tempi ero per Coppi di cui ho anche l’autografo e con cui ho una foto insieme, quest’anno non c’è Pogacar sennò avrei fatto il tifo per lui".