TERESA SCARCELLA
Cronaca

Anziana cade dalle scale nella Rsa, ritrovata dopo oltre un’ora. Muore in ospedale, cinque indagati

“Liliana Calvetti, 87 anni, è stata lasciata sola”. Indagati per omicidio colposo i tre proprietari della struttura a Bagno a Ripoli e due operatrici sanitarie

Indagati per omicidio colposo i proprietari della Rsa e due operatrici sanitarie (foto repertorio)

Indagati per omicidio colposo i proprietari della Rsa e due operatrici sanitarie (foto repertorio)

Firenze, 21 maggio 2025 – È stata lasciata sola Liliana Calvetti, 87 anni. Sola nella sua stanza in Rsa, senza che nessuno vegliasse su di lei nonostante il suo bisogno di assistenza continuativa. Anziana e malata, non autosufficiente, ospite della Rsa Villa Olimpia di Bagno a Ripoli fino al 2022. Era sola da almeno dieci minuti la mattina del 15 novembre di quell’anno, quando è uscita dalla stanza in carrozzina, ha percorso il corridoio fino alla porta d’emergenza, probabilmente lasciata aperta, ed è caduta per la rampa di scale. Pochi gradini, in fondo ai quali è stata ritrovata dopo oltre un’ora in gravissime condizioni. È morta tre giorni dopo in ospedale, per un arresto cardiaco causato dal politrauma dovuto alla rovinosa caduta. È quanto ricostruito dalle indagini, partite subito dopo la denuncia dei figli, assistiti dall’avvocato Luigi Gino Velani, e ad un certo punto arenatosi tra gli scogli burocratici della procura a causa del trasferimento di un pm.

Ora, però, dopo due anni e mezzo, l’iter è ripartito. La pm titolare del fascicolo, Linda Gambassi, ha concluso le indagini: nel nel registro degli indagati sono iscritti per omicidio colposo cinque persone: i tre proprietari della struttura e le due operatrici sanitarie di turno in quel momento, un’infermiera e una Oss. I primi tre sono accusati di non aver adottato le misure e i protocolli necessari a garantire la sicurezza degli ospiti della struttura; le altre due, invece, di aver lasciato sola la signora Calvetti una volta fatta alzare dal letto, permettendo così che l’anziana se ne andasse in giro per la struttura, con tutti i rischi del caso. “Siamo soddisfatti che le indagini sia siano sbloccate - sono le parole di uno dei figli, Alessandro Giotti - ma sapere che nostra madre è stata lasciata sola, nonostante le sue condizioni fisiche e psicologiche, ci fa provare tanta rabbia e dolore”.

A ricostruire cosa è successo quella mattina del 15 novembre 2022 sono stati i carabinieri di Bagno a Ripoli, dopo aver sentito titolari e dipendenti della struttura e aver visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza. La signora Liliana Calvetti, dopo una nottata turbolenta e insonne, viene fatta alzare dal letto intorno alle 5.30, prima del previsto. Aveva bisogno di essere cambiata. Di turno c’erano due operatrici, un’infermiera e una Oss appunto, a fronte di una quarantina di ospiti. Una volta rivestita e messa sulla carrozzina, la signora viene lasciata sola. Infermiera e Oss proseguono nelle loro mansioni, lasciando il piano in due momenti diversi: una alle 5.46, l’altra alle 6. È alle 6.10 che l’ospite, che a quanto pare si è rivelata capace di togliere i freni alla carrozzina e di muoversi in autonomia seppur per tratti brevi, esce dalla stanza e gira per il corridoio, per poi cadere nel vano scale. Rimane lì per più di un’ora.

Alle 7.30 la Oss di turno la mattina - nel frattempo gli operatori avevano fatto il consueto passaggio di consegne - notando la sua assenza inizia a cercarla e la trova nel vano a terra, con la carrozzina legata in vita. Da lì il primo soccorso, l’allarme al 118 e l’arrivo dell’ambulanza. L’anziana viene portata all’ospedale Santa Maria Annunziata, dove morirà tre giorni dopo. Negligenza e imperizia è quanto la Procura contesta agli indagati. I titolari della struttura, difesi dall’avvocato Mario Taddeucci Sassolini, sostengono di aver adottato le misure necessarie a tutelare la sicurezza degli ospiti. I protocolli, secondo loro, c’erano. Eppure qualcosa, quel giorno, è andato storto.