Tuscany-Mediterranean Bridge –Tmb è un’iniziativa che mette la Toscana al centro dell’innovazione e della cooperazione internazionale. Una sorta di casa delle start-up del Mediterraneo". Parola di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, che oggi insieme al viceministro degli esteri, Edmondo Cirielli, al vicepresidente del consiglio regionale, Diego Petrucci, e il sindaco, Michele Conti, ha inaugurato il programma di accelerazione internazionale promosso dal Consiglio regionale e implementato da Sviluppo Toscana, in collaborazione con Gate Rei e il sostegno del Comune.
"La Toscana è una regione importante, culla del Made in Italy, e già con tante importanti relazioni con il Nord Africa e altri Paesi del Mediterraneo - ha osservato il viceministro e questa iniziativa si sposa perfettamente non solo con il Piano Mattei ma anche con altre politiche di sviluppo del ministero degli Esteri, quindi il Governo seguirà con attenzione lo sviluppo di questo progetto e lo sosterrà per renderlo sempre più attrattivo".
"Per una settimana - ha aggiunto Mazzeo - la città sarà un laboratorio di idee, imprese e relazioni tra startup, università, investitori e istituzioni di tutta l’area mediterranea e i numeri della prima edizione parlano chiaro: oltre 170 candidature da più di 10 Paesi del Mediterraneo e del Piano Mattei; al termine della selezione sono stati scelti 53 founder e 38 startup innovative, che lavorano in settori chiave come la manifattura avanzata, l’intelligenza artificiale, la robotica, la salute digitale, la sostenibilità ambientale".
"La storia di Pisa - ha osservato Petrucci - è da sempre legata al Mediterraneo, alla ricerca e allo sviluppo, fin dai tempi di Fibonacci e della Repubblica Marinara. Oggi la città può contare su un ecosistema unico: un aeroporto internazionale, un’università fra le più prestigiose al mondo, la Normale e la Scuola Superiore Sant’Anna, centri di ricerca e innovazione e una posizione strategica. Tutti elementi che possono rendere Pisa la capitale dell’innovazione e dello sviluppo del Mediterraneo".
"Confermiamo - ha concluso il sindaco, Michele Conti - la vocazione storica e contemporanea della nostra città: crocevia di saperi, capitale di una Repubblica Marinara che seppe guardare al mondo, oggi pronta a porsi come polo di innovazione internazionale. Il dato delle oltre 170 candidature arrivate da molti Paesi dimostra la domanda di innovazione, di contaminazione e di confronto che Pisa oggi è in grado di accogliere. Siamo di fronte a una sfida che lega la nostra identità storica alla capacità di affrontare i cambiamenti tecnologici ed economici del presente. Pisa, città universitaria, di ricerca e di cultura, vuole continuare a essere laboratorio di futuro".
Gab. Mas.