REDAZIONE PISA

Maltratta una donna di 90 anni e la deruba di 350mila euro. Badante nei guai

Pisa, secondo l'accusa, il 44enne avrebbe anche minacciato la donna per impedirle di licenziarlo, instaurando un clima di paura oltre ad abbandonarla in condizioni di degrado senza cibo e scarso igiene

I maltrattamenti sono avvenuti a Pisa, il badante è stato scoperto dopo i controlli effettuati dalla polizia (Foto repertorio)

I maltrattamenti sono avvenuti a Pisa, il badante è stato scoperto dopo i controlli effettuati dalla polizia (Foto repertorio)

Pisa, 24 maggio 2025 – Aveva conquistato la fiducia di una donna di 90 anni fingendosi un badante premuroso. In realtà, secondo quanto ricostruito dalla polizia, l'uomo - un 44enne con numerosi precedenti - avrebbe sottoposto per anni l'anziana residente a Pisa a maltrattamenti fisici e psicologici, abbandonandola in condizioni di degrado e appropriandosi indebitamente di oltre 350.000 euro.

La Squadra Mobile della Questura di Pisa, su disposizione del Tribunale del Riesame di Firenze, ha eseguito nei giorni scorsi un provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa, hanno preso avvio grazie alle segnalazioni di vicini e conoscenti della donna, preoccupati per il suo stato di abbandono. Gli investigatori della sezione specializzata sulla violenza di genere sono riusciti a ricostruire quasi sette anni di abusi, durante i quali la vittima, invalida e non autosufficiente, sarebbe stata trascurata, lasciata senza cibo e in condizioni igieniche precarie. Secondo l'accusa, il 44enne avrebbe anche minacciato la donna per impedirle di licenziarlo, instaurando un clima di paura.

Oltre ai maltrattamenti, è sospettato di aver prelevato somme di denaro mediante bancomat e assegni intestati all'anziana, per un totale superiore ai 350mila euro. Durante l'esecuzione del provvedimento, gli agenti hanno proceduto anche a perquisizioni domiciliari e personali, alla ricerca di carte di credito, bancomat e altri titoli di pagamento appartenenti alla vittima e ancora in possesso dell'indagato.