GABRIELE MASIERO
Cronaca

Le reazioni e le autorità: "Sarà una guida capace di ispirare l’intera città"

Il saluto di Conti: "Si inaugura un nuovo percorso nella vita ecclesiastica". Il prefetto Maria Luisa D’Alessandro: "Il figlio spirituale di questa comunità".

Il saluto di Conti: "Si inaugura un nuovo percorso nella vita ecclesiastica". Il prefetto Maria Luisa D’Alessandro: "Il figlio spirituale di questa comunità".

Il saluto di Conti: "Si inaugura un nuovo percorso nella vita ecclesiastica". Il prefetto Maria Luisa D’Alessandro: "Il figlio spirituale di questa comunità".

"Il suo ritorno tra noi, pur nell’alta funzione di Arcivescovo, ha il sapore di un abbraccio molto familiare. Lei è figlio spirituale di questa città, che l’ha vista crescere in conoscenza e responsabilità. Qui, alla Scuola Normale Superiore, si è formato negli studi, laureandosi in filologia romanza; qui ha ascoltato la voce di Dio che la chiamava a seguirlo e qui ha mosso i primi passi nel cammino vocazionale, entrando come novizio nel convento dei Carmelitani Scalzi di San Torpè". Così il prefetto Maria Luisa D’Alessandro, ha salutato il nuovo arcivescovo, Saverio Cannistrà, durante il breve incontro istituzionale, sul palco posizionato davanti al museo delle Sinopie e al coscpetto dei gonfakloni e dei rappresentanti di tutti i comini della diocesi. "Dopo un lungo e fecondo ministero- ha concluso D’Alessandro - svolto con dedizione sia in Italia che all’estero torna a Pisa, per prendersi cura, come Padre e Pastore, di un popolo che già le appartiene nel cuore. Conosce questa città, le sue strade, la sua gente: ha camminato accanto ad essa sin dalla giovinezza, ne conosce le speranze, le fatiche, i desideri".

Dopo di lei ha preso la parola il sindaco Michele Conti, che in segno di benvenuto ha donato al presule un pastorale: "Con padre Cannistrà, carmelitano scalzo, teologo, uomo di preghiera e di discernimento, si inaugura un nuovo percorso nella vita ecclesiastica di Pisa. La sua profonda spiritualità rappresenterà per la città una guida capace di ispirare, accompagnare e sostenere un percorso condiviso tra Chiesa, istituzioni e società civile". Il primo cittadino ha però voluto abbracciare idealmente anche l’arcivescovo emerito, Giovanni Paolo Benotto: "Ricordo la sua presenza discreta, ma forte, negli anni difficili della pandemia, il suo conforto alle famiglie colpite dal dolore, la sua voce di speranza nelle celebrazioni tenutesi nella nostra cattedrale che venivano trasmesse a distanza, il suo sostegno alle istituzioni chiamate ad affrontare l’emergenza. In quei giorni duri, abbiamo imparato il valore della prossimità". In cattedrale ha presenziato alla celebrazione il presidente della Regione Toscana,, Eugenio Giani, mentre il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo ha sottolineato che "le parole di Cannistrà semplici ma profonde, forti e dense di spiritualità, hanno colpito nel segno, delineando con chiarezza un cammino che pone al centro il rapporto tra il vescovo e il suo popolo".

Gab. Mas.