CARLO VENTURINI
Cronaca

La valigia di Penelope. Parole e libertà nel libro di Cristina Manetti

Questa volta è Penelope a solcare il mare lasciando Itaca, casa sua, e lo fa a 12 anni e senza...

Cristina Manetti autrice del libro «A Penelope che prende la valigia» edito da Giunti Editore

Cristina Manetti autrice del libro «A Penelope che prende la valigia» edito da Giunti Editore

Questa volta è Penelope a solcare il mare lasciando Itaca, casa sua, e lo fa a 12 anni e senza l’occhio lungo o l’accompagnamento dei genitori. In valigia porta parole selezionate con cura dalla madre, parole che sono antidoti e fari nei perigli di una nuova vita, di una nuova età. Il libro si intitola "A Penelope che prende la valigia", edizioni Giunti. L’autrice è Cristina Manetti una madre che si immerge in timori ed al tempo stesso in emozioni e in fibrillazioni di chi come mille altri genitori vede partire la figlia per una vacanza, per un viaggio, poco importa; Penelope parte con le amiche. Il libro è stato presentato da Elisa Bani all’Hotel Plaza su iniziativa di Confcommercio, ed "è scritto in maniera epistolare perché lo trovo più attrattivo più utile per trasmettere alcuni messaggi importanti nei giovanissimi": dice Manetti che è Capo di Gabinetto della Regione Toscana e presidente del Museo Casa di Dante, ideatrice di Toscana delle donne, progetto trasversale della Regione Toscana contro le discriminazioni di genere. L’autrice immagina di riempire la valigia di parole. Una metafora della vita della Penelope protagonista ma di tutte le ragazze, future donne, ancora in viaggio verso una meta paritaria e degna di rispetto. Coraggio, speranza, libertà, gentilezza, allegria, immaginazione, viaggio, tenacia, compassione, futuro, generosità, cambiamento sono solo alcune delle parole che andranno a comporre la valigia delle ragazze perché diventino artefici del proprio destino. Il ribaltamento del mito di Ulisse in un libro di grande attualità. Una presa di coscienza, sentitissima dalle nuove generazioni, per liberarsi dai vincoli e dai ruoli imposti dalla società patriarcale. Il volume si incentra soprattutto sulla parola libertà che in primis la possibilità di scelta.

Carlo Venturini