
I curatori della mostra insieme ai vertici di Opa, Fondazione Pisa e Rotary
"Con questa esposizione vogliamo dimostrare che l’arte è più forte della guerra, che la bellezza può avere il sopravvento sull’odio e che anche le culture più distanti tra loro possono vivere insieme nella pace. Allo stesso modo in cui il grifone islamico adorna la cattedrale di Pisa". È un messaggio di pace quello che lancia Andrea Maestrelli, presidente dell’Opera Primaziale Pisana (Opa), presentando la nuova mostra temporanea Dietro i simboli dell’Islam, inaugurata ieri al Museo delle Sinopie e visitabile fino al 21 settembre. L’esposizione, aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20, è composta da oltre trenta reperti storici – vessilli, armi, libri – di origine islamica, razziati dall’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano durante le campagne militari del Cinquecento. A corredare la mostra, una serie di pannelli esplicativi che raccontano il Mediterraneo come spazio di scambi tra culture, evidenziando come anche i simboli militari riflettano i legami storici tra Pisa e il mondo arabo-islamico, ancora visibili nell’arte e nell’architettura della città. Dai cimeli del passato, Andrea Maestrelli lancia un messaggio per il presente: "In un periodo di conflitti e guerre, riscopriamo la bellezza di un rapporto intimo e profondo tra culture che secoli di odio non hanno annientato. Oggi, più che mai, il dialogo tra mondi diversi è necessario.
La mostra Dietro i simboli propone una lettura documentata e accessibile delle complesse relazioni tra Occidente e mondo islamico, attraverso oggetti che raccontano una storia fatta di scambi, influenze e conoscenza reciproca". L’iniziativa, promossa da Opa, è realizzata con il patrocinio della Scuola Normale Superiore e dell’Università di Pisa, e con il contributo di Fondazione Pisa, Rotary Pisa e Rotary Pisa-Galilei. "Volevamo realizzare – spiegano i presidenti dei due Rotary, Vito Cela ed Elena Pepe – qualcosa che esprimesse il valore della pace. Questa mostra racconta la storia di Pisa, crocevia di incontri e relazioni, e i ponti che ha costruito nei secoli, sfidando ogni contrapposizione".
Oltre al messaggio che intende trasmettere, l’esposizione offre anche l’occasione per riscoprire alcuni tesori locali dimenticati. "Grazie a Dietro i simboli dell’Islam – spiega Michele Mariani, vicepresidente della Fondazione Pisa – sarà possibile far conoscere manufatti che provengono in gran parte dalla chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, da tempo in restauro, e che altrimenti non sarebbero accessibili". Opa continua inoltre il suo impegno per sensibilizzare i cittadini verso le bellezze del territorio. Per i residenti nei Comuni della provincia di Pisa e per gli studenti iscritti all’Università di Pisa, è previsto l’ingresso gratuito con visita guidata – su prenotazione – nelle serate del 27 giugno, 4, 11 e 18 luglio 2025, dalle 20 alle 22.30.