
L’assessore Gabriella Porcaro con la professoressa Gabriella Garzella
Graziella Berti è stata una tra le primissime donne ad affermarsi nelle discipline scientifiche. A lei si deve la scoperta della tecnica di creazione dei bacini ceramici che hanno adornato le chiese romaniche e medievali di Pisa". Con queste parole l’assessore con delega alla toponomastica Gabriella Porcaro ha scoperto la targa di intitolazione di uno spazio verde in via Napoli. L’omaggio a Berti è proseguito nel pomeriggio con un incontro a palazzo Gambacorti Pisa. Berti (nata Maria Grazia Mariani) è stata una figura di spicco nell’archeologia medievale italiana, con formazione in chimica applicata a studi archeometrici e ceramologici. Ha avviato e promosso a Pisa la ricerca sulle ceramiche medievali, in particolare i "bacini ceramici" decorativi, pubblicando nel 1981 un’opera divenuta pietra miliare nel campo. Studiosa innovativa per il suo approccio interdisciplinare, Graziella Berti è stata tra i primi a introdurre l’archeometria in ambito ceramologico, formando generazioni di specialisti. Grazie ai suoi studi Pisa è stata valorizzata come crocevia culturale e commerciale del Mediterraneo medievale. Insignita di ruoli ufficiali, tra cui quello di ispettore onorario del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, la sua figura continua a ispirare studi e giornate dedicate al settore nella città di Pisa e in tutta Italia. "La toponomastica ci permette di recuperare e valorizzare personalità del passato della nostra città. L’intitolazione ad una donna di grande carattere e generosità, è l’inizio di una toponomastica tutta al femminile": conclude Porcaro.
La professoressa Gabriella Garzella interviene dicendo: "La toponomastica è la nostra memoria vicina e lontana. Trovo molto calzante l’intitolazione di questo spaio verde che sarà ancora più vivo, vivace e vissuto". Il ricordo dell’archeologa è proseguito nel pomeriggio a Palazzo Gambacorti, con l’incontro "Omaggio a tre donne eccellenti nella lunga storia di Pisa", dedicato, oltre a Graziella Berti, alle figure storiche di Matilde di Canossa e Matilde Calandrini. Si tratta di un’iniziativa nell’ambito del progetto nazionale "L’Italia delle Donne", realizzata in collaborazione con la Società Storica Pisana e la Domus Mazziniana. All’incontro ha partecipato anche Maria Luisa Ceccarelli Lemut, docente ordinaria emeritadella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa
Carlo Venturini