
In viola ill parco fotovoiltaco da 16 ettari lungo via del Brennero; in rosso, il nuovo parco da 116 ettari davanti ad Asciano; in giallo, il nuovo parco da 18 ettari davanti ad Agnano
Continua l’assedio dei parchi fotovoltaici nel territorio comunale di San Giuliano. Dopo i progetti già noti, emergono due nuove proposte: una da 116 ettari nella zona di Asciano, tra via Sant’Elena, via dei Condotti, via di Palazzetto e la SP30 del Lungomonte, e un’altra da 18 ettari davanti ad Agnano. Gli impianti, che sembrano moltiplicarsi a vista d’occhio, vengono denunciati dal sindaco Matteo Cecchelli come "un vero e proprio assalto delle multinazionali dell’energia fotovoltaica ai terreni ai piedi del Monte Pisano". Il primo cittadino parla apertamente di "scempio paesaggistico in atto".
Già a ottobre dello scorso anno era stato presentato un progetto da 16 ettari lungo la via del Brennero. Poi era toccato a un secondo, più contenuto, nella zona dei laghetti di Campo. Ora il dossier si arricchisce con nuovi megaimpianti, che potrebbero portare la superficie complessiva a 150 ettari, tutti in area agricola tra San Giuliano e Asciano. In via dell’Alberaccio alcuni residenti hanno segnalato sopralluoghi da parte di tecnici. Anche lì infatti – denuncia l’amministrazione -, temiamo sia in arrivo un ulteriore progetto, stimato in oltre 18 ettari. "Una distesa di pannelli ai piedi del Monte Pisano – ha commentato Cecchelli – che raggiungerebbe l’equivalente di 215 campi da calcio. Ribadiamo con forza la nostra posizione: serve tutelare il territorio. Sul progetto lungo la statale 12 abbiamo già presentato ricorso al Consiglio di Stato: l’udienza è fissata per il 2 ottobre. Per l’impianto previsto in via Sant’Elena, abbiamo richiesto l’accesso agli atti alla Regione per approfondire i dettagli. Quanto a via dell’Alberaccio, non ci risulta ancora nulla di ufficiale, ma temiamo l’arrivo di nuove richieste".
L’amministrazione comunale rivendica una linea chiara: nessuna concessione che possa compromettere l’equilibrio tra sviluppo sostenibile e tutela paesaggistica. "Il problema – aggiunge il sindaco – è una normativa nazionale che, invece di regolare, finisce per deregolamentare. I Comuni vengono sistematicamente scavalcati nelle scelte urbanistiche, e questo genera preoccupazione tra i cittadini e danni alle attività che vivono della bellezza del nostro territorio. Al Chiediamo al Governo di modificare questa normativa". Intanto, alcuni cittadini hanno dato vita a un nuovo comitato civico per difendere la piana di Asciano.