ISABELLA PIACERI
Cronaca

La Passeggiata in stile. Rinato un angolo Liberty

Ristrutturata la cupola dell’ingresso monumentale del bagno Bertuccelli. Utilizzate circa mille formelle colorate per recuperare il disegno originario.

Ristrutturata la cupola dell’ingresso monumentale del bagno Bertuccelli. Utilizzate circa mille formelle colorate per recuperare il disegno originario.

Ristrutturata la cupola dell’ingresso monumentale del bagno Bertuccelli. Utilizzate circa mille formelle colorate per recuperare il disegno originario.

Restaurata la cupola dello storico stabilimento Bertuccelli in passeggiata: 990 formelle sistemate dalle mani di un appassionato per far rinascere il perfetto stile liberty del passato. Sono state realizzate dai ragazzi di una cooperativa sociale fiorentina. La passeggiata e’ un coacervo di opere d’arte da scoprire ed amare come tasselli di piccoli momenti di gloria della Viareggio che fu e ritorna. Recuperare l’esistente con cura e cultura: Mauro Martignani, direttore di banca originario di Camaiore, ha messo a frutto la sua certosina passione per aiutare le maestranze a riportare alla perfezione la copertura dell’edificio. Una per una, il disegno ripetuto tre volte a zig zag quasi fosse una terzina dantesca: "Quasi 1000 formelle - assicura - che mi hanno fatto compagnia per un mese dalle 18 alle 20…". E il lavoro è riuscito davvero perfetto: quei puntini bianchi e rossi, dall’alto, sembrano indicare che li’ esiste qualcosa di speciale, gemello della cupola all’angolo di piazza Mazzini, gioiello di un tempo in cui essere balneare era anche vera arte, rispettosa da valorizzare l’ambiente, lontana anni luce da rischiose direttive europee. Non solo: le formelle fanno parte del nobile progetto ‘Slow Tile’, in cui si insegna l’arte di disegnarle e cuocerle a ragazzi disabili. Avere un bagno nel 1915 per Clorinda Bertuccelli fu vita e sogno: lo racconta un libro, testimone della Viareggio sul nascere suo e del secolo, che riesuma la storia dal 1895 quando il ‘bagno’ era unico con lo stabilimento Santini, indicato dalle ‘preselle’ 106 e 107, dopo la demolizione di una semplice baracca di legno. Il 6 maggio 1915 Clorinda chiede “la ricostruzione dell’angolo con l’attuale via Novelli con un padiglione a pagoda con arco centrale a sesto…Il progetto presentava un fronte molto decorato con ‘modanature ad intarsi’ attribuibile allo studio Leonzi e Puccinelli” recita la vecchia relazione della Soprintendenza. Da qui ad oggi la attraente vicenda si dipana attraverso vari atti notarili fino all’acquisto recente, da parte dei suoceri di Martignani, dell’appartamento sotto la cupola che si affaccia sulla passeggiata, galeotto dell’idea di metter mano alle formelle. "Tutte cotte nella fornace artistica Pecchioli di Firenze - racconta Martignani - che adesso non c’e’ più, ma per fortuna ho rintracciato il nipote, l’architetto Leone, che mi ha messo in contatto con le vecchie maestranze.Proprio loro mi hanno insegnato come fare".

Un filo di passione e impegno mai casuale lega i protagonisti del restauro. Una ad una, sono dunque tornate a far bella mostra di se’ come tanti ‘biscotti’ colorati, come il loro nome ‘a biscotto’ ossia cotte in forno due volte, prima grezze e poi smaltate. “ Mi hanno chiamato perfino per fare lo stesso lavoro all’Excelsior - chiude Martignani - ci sto pensando… Per me e’ una vera passione che mi rilassa dopo una giornata di lavoro tra conti e uffici…". La cupola non era stata restaurata da 30 anni circa e il progetto attuale è dell’architetto Riccardo Pieraccini con l’impresa di Bruno Ceragioli. Un grazie va alla Slow Tile by Made in Sipario, cooperativa sociale di Firenze, che ha creato occasioni di lavoro per artigiani e ragazzi disabili grazie all’architetto Pecchioli.

Isabella Piaceri