
Il backstage raccontato da Massimo Rutinelli
Una cena non è soltanto consumare un pasto, possibilmente in buona compagnia. Per la buona realizzazione di un momento convivale degno di questo nome è necessaria una preparazione e un’attenzione al dettaglio. La Cena sul Ponte di Mezzo non fa eccezione e, anzi, per la riuscita dell’appuntamento cult dell’estate giunto alla sua XIII edizione e previsto domenica 22 giugno a partire dalle 19.30, la logistica assume un’importanza enorme. E di questo aspetto si occuperà Massimo Rutinelli, proprietario dell’Osteria Sottosella e presidente di Centro Storico Confcommercio Pisa che si occuperà di "un lavoro meno visibile, ma essenziale per la riuscita complessiva della serata". La Cena sul Ponte di Mezzo è da sempre inserita nel più ampio cartellone regionale di Arcobaleno d’Estate, il contenitore di eventi che dal 20 al 24 giugno animeranno la Toscana per salutare l’inizio dell’estate e della stagione turistica, promosso dalla Regione in collaborazione con La Nazione e con il supporto di Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana e Vetrina Toscana. L’appuntamento è organizzato da Confcommercio Provincia di Pisa e ConfRistoranti Confcommercio Pisa con la compartecipazione della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest - Terre di Pisa, il patrocinio del Comune di Pisa e la collaborazione di Fipe-Confcommercio, Istituto Ipsar Giacomo Matteotti di Pisa, Associazione Cuochi Pisani, Fisar e Consorzio Vini Doc Terre di Pisa.
Massimo Rutinelli, sarete dietro le quinte ma non per questo meno importanti. Cosa farete?
"Ci occuperemo dello spostamento delle pietanze grazie ai nostri furgoni e della loro corretta conservazione. Avremo a disposizione celle frigorifere per mantenere le bevande fresche e tutto ciò che serve per assicurare la qualità dei cibi fino al momento del servizio".
Una componente importantissima, quindi.
"Il menù della Cena sul Ponte viene studiato appositamente per l’evento. Sul posto si eseguono solo le rifiniture finali: questo significa che tutta la catena di trasporto, conservazione e allestimento deve essere impeccabile. Dobbiamo garantire la riuscita di un evento che considero il fiore all’occhiello di Pisa per eleganza, tradizione e spirito di comunità". Negli anni quale aspetto ha apprezzato maggiormente?
"Da un lato il contesto così suggestivo del Ponte di Mezzo, dall’altro il legame che si è creato tra noi ristoratori. Una vera amicizia, una collaborazione sincera. Oggi possiamo contare gli uni sugli altri: ci aiutiamo, ci confrontiamo, condividiamo fatiche e soddisfazioni. E non è affatto scontato". La Cena sul Ponte, insomma, ha costruito anche un "ponte" umano...
"Sì, si è creata una sinergia tra noi imprenditori del settore gastronomico che va ben oltre il singolo evento, ma anche nella quotidianità. È un rapporto solido, umano, che si alimenta anche grazie a iniziative come questa".
Mar.Fer.