È terminata nei giorni scorsi la bonifica dell’area ex Vacis di Porta a Mare, a Pisa, per la rimozione e smaltimento del Keu. Lo ha reso noto il Comune, precisando che "l’Arpat, a conclusione dei lavori, ha richiesto il monitoraggio delle acque attraverso l’uso di piezometri per i prossimi tre anni: il costo complessivo dei lavori ammonta a 589.998 euro di risorse comunali". "Siamo molto soddisfatti - ha detto l’assessore all’Ambiente, Giulia Gambini - di aver portato a compimento un intervento mirato a garantire in primo luogo la salute dei cittadini e anche a evitare un possibile danno ambientale sul nostro territorio comunale. A questo punto si tratta di monitorare la falda acquifera per verificare che non vi siano rischi di contaminazioni".
Gambini ha poi aggiunto che il Comune "si è anche attivato subito per la costituzione di parte civile nel processo penale e per poter recuperare le somme investite che avrebbero potuto essere destinate a ben altre attività di tutela ambientale: auspichiamo che il processo si svolga in tempi rapidi in modo che vengano indicati con nettezza i responsabili di queste attività criminose". Il cantiere per la bonifica era partito nel novembre 2023 a seguito degli accertamenti effettuati che avevano rilevato la presenza di Keu nei riciclati utilizzati per realizzare il tratto stradale. Inizialmente aveva interessato un tratto stradale di circa 290 metri, poi esteso a un secondo tratto della viabilità interna, facente sempre parte della lottizzazione dell’area. Il monitoraggio indicato dall’Arpat durerà per almeno tre anni. "La cadenza dei campionamenti - spiega una nota dell’agenzia di protezione ambientale - dovrà essere trimestrale almeno per il primo anno; alla fine del primo anno la frequenza del campionamento potrà passare a semestrale (magra-morbida) a seguito delle valutazioni analitiche".