di Mario Ferrari
"Gli immigrati non sono una risorsa per il nostro Paese, anzi distruggono quel poco di stato sociale rimasto. Regolari o irregolari, i flussi migratori vanno abbassati". Non usa mezzi termini il generala Roberto Vannacci, ospite a Pisa nel suo primo evento da vicesegretario nazionale della Lega. Circa 250 persone si sono presentate, sfidando la bufera e i lungarni bloccati per il Giro d’Italia, ad ascoltare il convegno dell’europarlamentare del Carroccio che ha parlato per circa due ore, intervistato dal giornalista di 50Canale Francesco Ippolito, in una sala piena. Tra i temi principali affrontati quello dell’immigrazione.
"Anche i migliori immigrati - le parole di Vannacci - non sono una risorsa per il Paese perché non sono qualificati e offrono competenze molto basse. Sono persone che se lavorano percepiscono un salario basso, al di sotto della no tax area, che non contribuisce in nulla alla società, mentre quest’ultima gli offre tutto". Vannacci poi aggiunge: "Esportiamo i nostri cervelli migliori e importiamo chi distrugge quel poco di stato sociale che ci è rimasto: la sanità è intasata anche a causa loro che non ne hanno il diritto perché illegali, intasano le carceri e ci costano 140 euro al giorno, intasano le nostre scuole dove il 70% delle classi sono composte da stranieri. C’è un motivo per il quale Afd (il partito di estrema destra tedesco ndr) ha successo in Germania: in tutta Europa ci siamo stancati di questa situazione".
Centrando invece l’occhio sulla Toscana, non poteva mancare la domanda sulle elezioni regionali, previste per ottobre 2025 e per le quali il centrodestra non ha ancora espresso un candidato unitario. Vannacci ha annunciato che "nei prossimi giorni ci saranno delle sorprese: non aspettatevi semplicemente un nome, è la squadra che conta". Glissando sul nome del candidato della coalizione di centrodestra "la sorpresa è un principio dell’arte della guerra", il generale ha però garantito la sua presenza "ci sarò" e la sua intenzione di contribuire a "dare una mano alla Lega, partito che ha affrontato stagioni di cambiamenti, a navigare in questa nuova fase. D’altronde in passato - smorza con una battuta - è stato chiesto ai generali di risolvere i problemi". Con tono ironico, l’eurodeputato ha anche smorzato sulle percentuali del Carroccio in vista delle elezioni: "Non spaventa il risultato della Lega del 2019 del 34%. Il lancio più alto l’ho fatto da 31mila piedi, 34 è poco...". In tema di appuntamenti elettorali, non è mancata la battuta sulla chiamata alle urne dell’8 e 9 giugno per i referendum sulla cittadinanza: "Referendum delendum est (il referendum deve essere distrutto)", parole che hanno generato un applauso tra la folla.