
Un momento dei volontari nella capitale per il funerale del Papa
Un abbraccio anche attraverso l’assistenza ai cittadini. "Oltre 50 confratelli e consorelle del nostro coordinamento da martedì scorso a domani (oggi per chi legge) saranno di supporto ai pellegrini presenti a Roma per la morte e per le esequie del Santo Padre", spiega il presidente delle Misericordie pisane, Maurizio Novi. Si sono occupati di servizio sanitario ma anche di distribuire l’acqua, dare indicazioni e supportare gli anziani e le persone con disabilità e che hanno la necessità di cure mediche. "Altri nostri equipaggi sono stati impegnati come supporto sanitario in collaborazione con ARES118 Lazio. Inoltre gli operatori di sala sono costantemente impegnati dalla sala operativa nazionale per la gestione e il coordinamento dell’evento". Perché, oltre a chi è materialmente nella capitale, ci sono operatori che devono occuparsi dell’aspetto organizzativo, come lo stesso Novi che ringrazia "come sempre tutti coloro che in qualche modo riescono a permettere tutto ciò". "Alla nostra Associazione Misericordie Pisane sono richieste 8 squadre".
Il presidente ha fatto un resoconto sui social quasi in diretta dei volontari presenti che fanno parte delle Misericordie di Pontedera, Lari, Orciano, Cenaia, Montecalvoli, Crespina, Lari, Lajatico, Cascina e Volterra, Salite di Volterra. Qualcuno si è spostato in treno, altri con i mezzi delle associazioni, per un aiuto logistico. Tutti hanno dormito a Fiumicino.
"I nostri volontari rimarranno fino a domani (ogg, ndr) per consentire il totale deflusso in sicurezza degli oltre 250000 pellegrini. I nostri ragazzi con la loro presenza oltre a garantire il servizio richiesto, hanno voluto portare la testimonianza e il ringraziamento di tutto il movimento delle Misericordie per ciò che il nostro Papa ha fatto in questi anni…", commenta Novi sui social, la pagina dedicata alle Misericordie pisane.
I volontari fin dal giorno della morte di Papa Francesco si sono messi a disposizione per l’assistenza alla poplazione che è arrivata a Roma in questi giorni.
"Siamo certi che da lassù proseguirà il suo operato… auspicandoci che anche il triste evento possa in qualche modo dare uno spiraglio di pace per le popolazioni in guerra. Tu ce lo hai sempre chiesto, ora siamo noi a chiederti di pregare per noi. Riposa in pace". E ancora: "Buon viaggio e grazie per tutto quello che hai fatto per noi".
Antonia Casini