
La presentazione della festa dell’Unità di Riglione. Nella foto gli organizzatori dell’evento più importante per il partito democratico pisano
"Le feste servono per parlare, sono un momento di confronto. Per i simpatizzanti e per chi si vuole avvicinare, ma anche per ricucire le fratture interne al Pd. Al di là del programma, resta il fatto che il partito vive il problema di un congresso sospeso, con un segretario dimezzato. Se il congresso sarà fatto in maniera rapida troveranno spazio tutte le anime. Il 24 agosto con Giani e Peluffo sarà un’occasione: ci saranno tutti Pieroni, Mazzeo e Nardini. Deve essere motivo per provare a stare insieme".
A dirlo è Marco Biondi, uno dei due candidati al congresso comunale (al momento sospeso), che durante la presentazione del programma della Festa dell’Unità di Riglione, dal 21 al 30 agosto, la più importante in città, parte proprio da quelle "epurazioni" raccontate nei giorni scorsi da La Nazione, e a cui ora gli schleiniani provano a mettere una toppa.
La pezza, però, rischia di essere peggio del buco, perché nel programma ufficiale consegnato ieri ancora non c’è traccia della corrente riformista nei dibattiti programmati. (colpa dei tempi per le nuove stampe, spiegano).
Alla festa di Riglione è partito il gioco di equilibri politici per distribuire gli spazi senza alimentare nuove tensioni. Sono previsti tra gli altri il presidente della Regione Toscana e candidato Eugenio Giani, i deputati Simona Bonafè, Marco Simiani e Arturo Scotto, le senatrici Ylenia Zambito e Cristina Tajani, e molti altri. L’auspicio, prova a tendere la mano Biondi, è che si presenti anche Mario Iannella, candidato riformista del congresso congelato, per "ritrovarci in un momento di sano confronto interno". Sciogliere i nodi, dunque, tra le due correnti. Anche se Biondi ci tiene a precisare: "Io sono sempre stato e sono tuttora un riformista. Se poi riformismo vuol dire solo Mazzeo, allora questo concetto non mi trova d’accordo".
Nel programma – anche qui nel volantino i nomi non compaiono – mancano ancora il presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori (qualcuno dice che se lo sono dimenticati), e il sindaco di Cascina, Michelangelo Betti. Entrambi, però, troveranno spazio nella seconda serata dedicata alle infrastrutture insieme al sindaco di San Giuliano Terme, Matteo Cecchelli. Sul congresso comunale, spiega Andrea Ferrante, segretario Pd pisano uscente, è tutta una questione tecnica e di cavilli. Obiettivo – arduo – resta quello di andare a dama prima delle regionali: "Il commissario Vinicio Peluffo è orientato a un lavoro di ricucitura, con grande esperienza e abnegazione, mentre il congresso provinciale è impossibile da realizzare prima delle regionali".
A scegliere i candidati della lista del collegio di Pisa sarà comunque il commissario, in accordo con gli organismi regionali. Ma secondo Matteo Trapani, capogruppo dem e possibile candidato alle regionali: "Il commissariamento è stato voluto da tutte le aree", non la pensano così Mazzeo e company, mentre "Peluffo – continua Trapani -, ha un grande lavoro da fare. Il partito in provincia di Pisa, nelle varie unioni comunali, è in salute e lavora con forza sia dove amministriamo che altrove. Ora serve un serio rinnovamento".
Enrico Mattia Del Punta