
di Laura Valdesi SIENA Non è andato all’appuntamento con la sorte il capitano della Pantera Franco Ghelardi. Attende visibilmente teso sotto le...
di Laura Valdesi
SIENA
Non è andato all’appuntamento con la sorte il capitano della Pantera Franco Ghelardi. Attende visibilmente teso sotto le trifore. Ed esplode di gioia quando, per ultima, spunta la bandiera di Stalloreggi. E i contradaioli corrono davanti al Comune abbracciandosi e cantando. E quando esce il mangino Donatello Vigni lo avvolgono in abbracci, strette e complimenti.
E’ andate bene capitano Ghelardi.
"Meglio di così, meglio di così... decimo. La speranza era di uscire. Proprio all’ultimo... Era un segno. Volevamo correre per forza, ora dobbiamo vincere questo palio".
Perché il mangino?
"Era qualcosa che sentivamo. Era il momento di uscire. E’ ora il momento di partire con un grande lavoro. Ci proveremo con tutte le nostre forze".
Un Palio comunque complicato.
"Sì è vero. Spero che sarà con i cavalli buoni, quelli competitivi. Sì, è anche un bel lotto di Contrade, ci sarà da lavorare"
Due coppie di rivali.
"Esatto. Noi fortunatamente abbiamo il vantaggio di non avere l’avversaria. Ribadisco: credo che sia il momento di fare il Palio con i cavalli migliori. E’ un appello che faccio ai colleghi".
Le monte? Scompiglio?
"Noi abbiamo i nostri punti di riferimento, con i fantini che ho montato ci sono rapporti ottimi. Però la Pantera questa volta è aperta a tante soluzioni. C’è un Palio tutto da scoprire".
Ma anche Tittia...
"Non ho detto questo, non è questo l’argomento. Però voglio dire... mai dire mai".
Tutti d’accordo sul mossiere?
"C’era unanimità, era una formalità".