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L’ultima telefonata del femminicida prima di uccidersi. “Le ho sparato, vi lascio le chiavi nel contatore”

Le ultime parole di Alessandro Gazzoli all’operatore del 112 dopo aver ucciso Samantha Del Gratta: “Le chiavi le trovate nel contatore dell’acqua, non voglio che i miei familiari vedano questa scena”

L’ultima telefonata del femminicida prima di uccidersi. “Le ho sparato, vi lascio le chiavi nel contatore”

Pisa, 23 luglio 2025 – “Ho appena sparato alla mia compagna e mi sto per sparare, ma non voglio far vedere questa scena ai familiari”. Lo ha detto – al centralinista del 112 – Alessandro Gazzoli, la guardia giurata di cinquant'anni che ieri ha ucciso la convivente 45enne Samantha Del Gratta. Lo si apprende da fonti investigative.

Nella telefonata, durata solo pochi istanti, l'omicida ha poi aggiunto: “Vi sto solamente avvisando e vi lascio le chiavi di casa nel contatore dell'acqua”.

Alessandro Gazzoli (nel riquadro), guardia giurata di 50 anni, ha prima ucciso la compagna Samantha Del Gratta, 45 anni, e poi si è tolto la vita
Alessandro Gazzoli (nel riquadro), guardia giurata di 50 anni, ha prima ucciso la compagna Samantha Del Gratta, 45 anni, e poi si è tolto la vita

Poche parole che dimostrano, secondo gli inquirenti, la determinazione dell'uomo. Sul perché del femminicidio l'ipotesi principale degli inquirenti fa capo a una presunta crisi di coppia che l’uomo non accettava, fino all’estremo gesto omicidiario.

L’ultima telefonata del femminicida prima di uccidersi. “Le ho sparato, vi lascio le chiavi nel contatore”

Che le ragioni del gesto vadano cercate nell’ambito del rapporto di coppia è una pista suffrahata anche dalle parole rilasciate a La Nazione da Gabriella Cistia, la mamma di Samantha Del Gratta: “Lui era geloso, ossessionato. Temeva di perderla, perché era troppo geloso. Non le dava tregua”.

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"Mia figlia – aveva aggiunto – non se lo sarebbe mai aspettato un gesto del genere e neppure io. Alessandro non è mai stato violento con mia figlia”. La coppia “stava insieme da 28 anni”, ricorda Gabriella Cistia e “i ragazzi sono sconvolti”, “loro adesso sono seguiti da un avvocato anche perché il più grande deve assumersi la responsabilità del fratello piccolo che diventerà maggiorenne a dicembre”.

"Mia figlia – afferma ancora – non aveva nessuno, non lavorava neppure, stava sempre a casa e non usciva mai se non insieme ad Alessandro. Era una ragazza fantastica, tutta casa e che si prodigava per i figli e la famiglia”.