Pisa, 24 luglio 2025 – In un attimo è finita anche la sua vita. Gabriella Del Cistia, madre di Samantha Del Gratta, la 45enne uccisa nel quartiere di Sant’Ermete a Pisa dal compagno, Alessandro Gazzoli, guardia giurata di cinquant’anni, nato a Massa ma a Pisa da tempo, ha gli occhi stanchi e vuoti. Ci riceve sulla soglia della porta di casa: “Mi scuso se non vi faccio entrare. Lui? Era ossessionato, mia figlia non era più padrona di nulla”.

Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo della donna. Secondo quanto ricostruito, il compagno avrebbe sparato alla testa di Samantha prima di fare fuoco con la sua pistola verso se stesso. Poco prima aveva chiamato il numero unico di emergenza 112, all’operatore avrebbe detto: “Ho appena sparato alla mia compagna e mi sto per sparare, ma non voglio far vedere questa scena ai miei familiari”. Una telefonata per avvisare. “Vi lascio le chiavi di casa nel contatore dell’acqua”.
Da quanto ricostruito dalle indagini della squadra mobile pisana la coppia era in crisi. Lo conferma anche la madre. “Lui era geloso, sempre appiccicato a Samantha, mia figlia voleva chiudere la relazione. Era bravo ma poi ossessionato”, racconta con poche frasi. Parla con dolore a La Nazione e ai microfoni della “Vita in diretta d’estate” (inviato Ercole Rocchetti) di Rai1.
Signora Gabriella, avrebbe mai immaginato, e sua figlia?
“No. Nessuno”.
Ma sa se la maltrattava?
“A volte lui faceva discorsi come gli pareva, talvolta la offendeva. Lei cercava di portare il buon per la pace per i figli. Non riuscirò mai a perdonarlo”.
Non c’erano stati altri segnali?
“Non avrei mai pensato una cosa del genere”.
Stavano insieme fin da ragazzi.
“Da 28 anni e facevano tutto insieme, lui non la lasciava mai sola”.
Anche all’inizio.
“È sempre stato un po’ geloso”.
E non aveva mai dato segni di disagi?
“Era un po’ ’scattino’, non violento ’ti metto le mani addosso’, però con le parole sì”.
Quando ha saputo?
“Ieri (martedì, ndr) pomeriggio”.
E martedì c’erano stati problemi particolari?
“Avrebbero dovuto portare il bimbo più piccolo (minorenne, ndr) a una visita. Ora entrambi, quello di 17 e quello di 20, sono tutelati da un avvocato. Avevano avuto una discussione. Mia figlia gli aveva detto ’sarà meglio chiudere qui, così non si può più andare avanti. Non andiamo più d’accordo’. Ma questo se lo erano detti tante volte. Era stufa del comportamento di lui perché non era più padrona di fare niente. Non posso perdonarlo mai. Non voglio più vedere nessuno della sua famiglia”.
Quando l’ha sentita l’ultima volta?
“L’altro giorno. ’Mamma, io non ce la faccio più ad andare avanti a questa maniera. Non sopporto più la sua gelosia’, si era sfogata”.
Come ricorda Samantha?
“Era una ragazza fantastica, sempre in casa con i figli, il suo pensiero continuo. Non andava a lavorare fuori. Non aveva amicizie”.
Ieri (23 luglio) sarebbe stato il giorno del suo compleanno.
“Avrebbe compiuto appena 45 anni...”.