Non solo il caldo, ma anche il rischio di solitudine. L’estate è spesso uno dei periodi più difficili per gli anziani che, in concomitanza con il periodo di vacanze e ferie dei parenti lontani, a volte restano soli in città. Ecco perché, assicura Antonio Schena, garante per gli anziani del Comune di Pisa, "il supporto delle istituzioni è fondamentale e con esso anche il supporto delle reti di volontariato". Schena riceve il martedì e il giovedì, e negli altri giorni previo appuntamento (mail: [email protected]), al piano terra di Palazzo Gambacorti.
Quali sono i compiti e le attività del Garante degli anziani?
"Il nostro compito è principalmente volto a promuovere e tutelare i diritti degli anziani all’interno della comunità. Il Comune ha introdotto questa figura nello statuto comunale con la riforma approvata nel novembre 2022 per favorire l’accesso delle persone anziane al centro della vita cittadina: in Toscana esiste solo a Firenze e Arezzo, e di questo ringrazio il sindaco e il consiglio comunale. I compiti del Garante degli anziani sono codificati dalla legge per favorire uno sviluppo inclusivo e diffuso e svolge la propria attività in piena libertà e indipendenza da qualsiasi istituzione pubblica o privata, relazionando annualmente il consiglio comunale".
Lei come si muoverà?
"La Carta dei diritti sarà la bussola. E preziosa sarà la collaborazione del ricco tessuto associativo che si dedica in modo encomiabile a sostenere gli anziani, unitamente alle forze di polizia, in un quadro di sussidiarietà per il benessere e la sicurezza degli anziani vittime di raggiri e truffe. Abbiamo già avviato, d’intesa con il sindaco, la prefettura e la procura, questa ricognizione e a metà settembre vareremo un osservatorio permanente formato dalle associazioni più rappresentative per un monitoraggio costante della condizione dell’anziano sotto l’aspetto dell’assistenza, della sicurezza e del benessere, consultando anche esperti scientifici del settore".
Quanti anziani ci sono a Pisa?
"Il 26,56% della popolazione residente è over 65 (24.240 persone, di cui 10.134 uomini e 14.106 donne), e la priorità dettata anche dalla Carta dei diritti degli anziani è il sostegno sempre maggiore all’assistenza domiciliare, ma anche incentivando la presenza di centri diurni. Poi occorre promuovere azioni culturali e di sensibilizzazione per sviluppare una comunità inclusiva e attenta verso di loro. Per questo abbiamo chiesto alla presidenza del Teatro Verdi di dedicare momenti e spazi di attenzione per gli anziani, non necessariamente nei locali del teatro".
E poi, soprattutto d’estate, c’è, appunto, il rischio di restare soli.
"Questo pericolo può aumentare proprio a causa delle ferie e dei servizi più diradati. Ecco perché penso che le reti di vicinato possano essere utili per controllare lo stato di salute e il benessere degli anziani che vivono soli. Ma anche le attività di comunità, organizzando eventi per anziani durante l’estate, possono aiutare a ridurre la sensazione di solitudine. Ma questi interventi, per avere efficacia, debbono essere programmati per tempo con il concorso delle istituzioni, delle associazioni e delle famiglie".