
La maglia con cui sono scesi in campo i giocatori del Pisa
Polemica sul mondo del beach soccer per il tesseramento di calciatori stranieri naturalizzati italiani. Con una iniziativa congiunta, le società Cagliari BS, Città di Milano BS, Farmaè Viareggio BS, Happy Car Sambenedettese BS, Icierre Lamezia BS, Lenergy Pisa BS, Napoli BS, Roma BS, Terracina BSC, We Beach Catania hanno chiesto alla FIGC e a tutti gli organi competenti un atto di trasparenza per tutelare la credibilità del Campionato Nazionale di Serie A Q8 di Beach Soccer.
A tal scopo, le società hanno presentato un esposto alla Procura Federale della FIGC al fine di verificare la posizione di alcuni calciatori di nazionalità straniera tesserati come cittadini italiani e schierati nella attuale stagione sportiva (e nella precedente). Questo atto ha lo scopo di verificare se la documentazione per i tesseramenti di detti calciatori rispetti appieno quello che prevede la legge dello Stato italiano in merito all’ottenimento della cittadinanza italiana e, di conseguenza, il regolamento FIGC, che pone il limite di tesseramento di cinque calciatori stranieri, di cui due extracomunitari, e l’impiego di tre stranieri in campo.
Le società chiedono una attenta verifica della documentazione che ha permesso questo tipo di tesseramenti e, di conseguenza, il rispetto del regolamento, che dovrebbe essere uguale per tutti. Nella giornata di sabato 19 luglio, durante la tappa del campionato che si è disputata a Tirrenia, le squadre della Poule Scudetto che hanno sostenuto questa iniziativa sono scese in campo con delle magliette bianche con su scritto: "La cittadinanza italiana è una cosa seria. Con la cittadinanza italiana non si gioca. Vogliamo chiarezza, credibilità, tutela".
"Partiamo dal dire che non stiamo accusando nessuno – spiega il presidente della Lenergy Pisa Alessandro Donati –, stiamo solo chiedendo che vengano fatte tutte le verifiche del caso. Abbiamo preso questa scelta insieme alle altre società per un fondato sospetto che si sia contravvenuto alle normative. Chiediamo che la Federazione acquisisca i documenti e svolga tutte le indagini del caso. Quando noi li abbiamo chiesti abbiamo ricevuto solo carte di identità, alle volte temporanee o richieste. Non ci è mai stato mostrato un passaporto. Si rischia di falsare il campionato".
ia.na.