Scoppia la "guerra" delle banchine tra Pisa e Livorno. E a dichiararla è la Confindustria pisana. Ma non chiamatelo derby, perché non c’è nulla di campanilistico. L’obiettivo, afferma il presidente degli industriali pisani Andrea Madonna, "è difendere un’intera filiera produttiva con decine di aziende che hanno investito sulla darsena pisana garantendo lavoro a migliaia di addetti".
Una grande nave da carico, ormeggiata su una banchina del porto di Livorno su concessione della Port Authority livornese, ostruisce gran parte dello sbocco a mare del Canale dei Navicelli e rischia "di mettere in ginocchio l’intera filiera produttiva". Da settimane, denuncia Claudio Rossi, presidente del gruppo nautico di Confindustria Pisa, "quel tratto di banchina è stata data in concessione dall’Autorità Portuale di Livorno a una compagnia che gestisce navi da carico macchine all’imbocco dell’uscita del Canale dei Navicelli, che in passato invece venivano ormeggiate a una distanza di almeno 100 metri indietro rispetto all’ingresso del canale".
La loro presenza, ora, impedisce l’uscita e l’entrata nei Navicelli e, secondo Bottai, "è necessario un intervento tempestivo, 10 giorni al massimo". Per ora, aggiunge il vicepresidente industriale, "l’Authority livornese ci ha risposto solo inviando un calendario con gli orari giornalieri concessi alle imbarcazioni di una certa dimensione per uscita e ingresso: l’ultimo, relativo a questa settimana, prevedeva addirittura un solo giorno di uscita con tutte le altre fasce orarie impegnate dalla presenza della nave".
Una situazione inaccettabile per il distretto nautico pisano, che rischia addirittura, sottolinea Bottai, "di spegnere il finanziamento di 30 milioni recentemente destinato dal Governo per rafforzare le sponde e migliorare la navigabilità del canale: tutto questo, oltre a limitare di fatto e a rendere incerto il lavoro di tutti i cantieri che hanno base operativa ai Navicelli, concorre a causare gravi perdite economiche ai cantieri e a diffondere un’immagine negativa e non sicura del Canale stesso agli imprenditori interessati a possibili investimenti". Gli industriali hanno sollecitato iniziative anche in casa propria, perché "non è una questione di campanile o di interessi di parte", ma una questione che coinvolge due autorità regolatorie (le autorità portuali di Livorno e Pisa) che, pur con competenze diverse, hanno il dovere di lavorare per lo sviluppo delle imprese concessionarie.
"L’iniziativa pisana finora è stata piuttosto blanda – ammette Bottai – ed è per questo che sollecitiamo una maggiore attenzione anche da parte della nostra Port Authority, così come di tutte le altre istituzioni, a cominciare dalla Regione Toscana, che ha competenze specifiche sul Canale dei Navicelli".
Da qui l’intervento del presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che sollecita una riunione chiarificatrice già fissata per lunedì prossimo: "Ho subito contattato il presidente dell’Autorità portuale di Livorno, Davide Gariglio, per facilitare e accelerare l’organizzazione di un incontro. L’intento è quello di offrire risposte concrete alle numerose imprese e agli operatori del settore che, in questo momento, vedono fortemente limitata la loro attività".