
I rilievi dei ricercatori del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura). Dalla Regione: "Un segnale da non sottovalutare. Larve pericolose".
di Carlo Venturini
"Prestare massima attenzione sui Monti Pisani soprattutto alla Verruca, perché c’è una forte presenza di Bombice dorato che può portare rischi per l’uomo e per gli animali a sangue caldo". I ricercatori del Crea, nell’ambito delle attività svolte in collaborazione con il Servizio fitosanitario della Regione Toscana, hanno segnalato "una rilevante presenza di Euproctis chrysorrhoea sui versanti esposti a sud dei Monti Pisani ed in particolare nelle aree prossime al Monte Verruca".
L’infestazione è stata riscontrata su piante di corbezzolo, una delle specie vegetali preferite da questo fitofago nelle aree mediterranee. Si tratta di un lepidottero appartenente alla famiglia dei Lymantriida, ciclicamente questo insetto può dar luogo a rapide proliferazioni, portando ad estese defogliazioni a carico delle principali specie vegetali ospiti tra le quali predilige il corbezzolo. E’ comunemente noto come "bombice dal ventre bruno" o "bombice dorato".
Il recente ritrovamento di Euproctis chrysorrhoea nei Monti Pisani assume un’importanza particolare. Dalla Regione fanno sapere che: "L’ultimo episodio di presenza significativa in quest’area risale infatti al periodo 2010- 2011. Dopo oltre un decennio di assenza o di presenze sporadiche, il ritorno di popolazioni consistenti rappresenta un segnale da non sottovalutare". Si legge nella relazione della Regione: "Oltre al danno ecologico diretto, causato dalla defogliazione delle piante ospiti, Euproctis chrysorrhoea costituisce anche un serio rischio per la salute pubblica e degli animali a sangue caldo. Le larve di questo lepidottero sono infatti provviste di peli urticanti che, se dispersi nell’ambiente o in caso di contatto diretto, possono provocare intense reazioni cutanee, irritazioni oculari e, nei casi più gravi, disturbi respiratori".
"Il pericolo è particolarmente elevato nel periodo primaverile-estivo, quando le larve sono più attive. A partire dalla seconda età le larve dell’Euproctide portano sul dorso ciuffi di minuscoli peli urticanti, lunghi circa un decimo di mm, con la punta tricuspidata, che date le loro dimensioni vengono facilmente trasportati dal vento. Per questo motivo nel caso di forti attacchi di questo defogliatore è necessario evitare di addentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi nel periodo maggio-giugno alle fronde delle piante sulle quali si rinvengono le larve in alimentazione".