DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Ville e finte residenze, frode da oltre un milione. Ad attuare il piano un geometra e la moglie

Al centro dell’indagine della finanza tasse sulle plusvalenze non pagate

La finanza ha scoperto che i lavori di ripristino degli immobili, continuamente pubblicizzati, erano volti ad accrescerne il valore per favorirne la vendita (Foto di repertorio)

La finanza ha scoperto che i lavori di ripristino degli immobili, continuamente pubblicizzati, erano volti ad accrescerne il valore per favorirne la vendita (Foto di repertorio)

Montecatini Terme, 21 giugno 2025 – I militari della guardia di finanza del gruppo di Pistoia, in stretto coordinamento con la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, hanno smascherato un particolare sistema di frode fiscale architettato da un geometra di Lamporecchio, titolare di uno studio tecnico, con l’ausilio della moglie, amministratrice di una società di compravendita immobiliare.

I coniugi avevano acquistato, ristrutturato e rivenduto due ville (una, con un fabbricato accessorio riservato, a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, e l’altra, dotata di giardino, piscina e terrazza panoramica, a Marina di Pietrasanta, Lucca, beneficiando di agevolazioni fiscali non spettanti e senza pagare le imposte sulle cospicue plusvalenze via via realizzate, ricorrendo allo stratagemma di dichiararle tutte come prima casa, grazie a fittizi trasferimenti di residenza. Attraverso le accurate investigazioni economico-finanziarie condotte e i riscontri sul territorio, è stato possibile accertare come, in realtà, la loro dimora abituale si trovasse in un altro luogo, e che i lavori di ripristino degli immobili di pregio, continuamente pubblicizzati, erano volti ad accrescerne il valore e a favorirne la vendita. Tra il 2018 ed il 2021, il geometra ha così realizzato plusvalenze non dichiarate al fisco per per 1,15 milioni di euro, per cui, oltre a essere segnalato all’Agenzia delle Entrate, per il conseguente accertamento delle imposte evase, è stato denunciato alla procura della repubblica di Pistoia, per dichiarazione fraudolenta e, In relazione al reinvestimento delle somme derivanti dall’indebito risparmio d’imposta, per autoriciclaggio.

Il professionista ha già sottoscritto l’adesione all’accertamento dell’Agenzia delle Entrate, riguardo al primo immobile, riconoscendo, per il 2018, un debito verso l’Erario complessivo di 420.714,81 euro, per onorare il quale ha recentemente versato le prime due rate, per oltre 50mila euro, mentre la procedura di accertamento sull’evasione fiscale connessa alla compravendita del secondo è in fase istruttoria. Inoltre, poiché, dopo la chiusura della verifica fiscale ha rivenduto una terza villa a Forte de Marmi, acquistata con il medesimo meccanismo, ne ha indicato la plusvalenza conseguita pari ad 938.820 euro.

Da. B.