EMANUELE CUTSODONTIS
Cronaca

Nubi sulla Fondazione Collodi. È bagarre sui conti pignorati. Interviene ’Pescia è di tutti’

Il coordinatore Leggio vuole chiarezza: "Se dovessero cessare le attività sarebbe un enorme problema"

Salvatore Leggio, coordinatore di ’Pescia è di tutti’ , è intervenuto sul delicato tema che sta tenendo banco negli ultimi tempi: il pignoramento dei conti della Fondazione Collodi per il mancato pagamento della Tari

Salvatore Leggio, coordinatore di ’Pescia è di tutti’ , è intervenuto sul delicato tema che sta tenendo banco negli ultimi tempi: il pignoramento dei conti della Fondazione Collodi per il mancato pagamento della Tari

Il coordinatore di Pescia è di Tutti, Salvatore Leggio, interviene sulla vicenda legata al pignoramento dei conti della Fondazione Collodi per il mancato pagamento della Tari, che definisce "Un fatto grave, con potenziali ricadute devastanti, che meriterebbe ben altra gestione e comunicazione". Leggio è dispiaciuto del fatto che sia venuto a conoscenza di "un tema così rilevante per il nostro territorio - sottolinea - solo informalmente, in contesti tutt’altro che istituzionali". C’è delusione, quindi, ma anche preoccupazione per le conseguenze che il pignoramento potrebbe avere "per i dipendenti, per i fornitori, per l’Ente stesso. E, più in generale, per il Comune". Leggio si domanda: "Cosa accadrebbe se, anche a seguito di ciò, la Fondazione dovesse cessare le proprie attività? Sarebbe la fine di ogni prospettiva di sviluppo, l’addio a investimenti privati, alle ricadute economiche e occupazionali attese da anni. Il Comune si troverebbe di fronte ad una situazione estremamente complessa: assunzioni da garantire, debiti da affrontare, responsabilità da gestire".

Ma a preoccupare Pescia è di Tutti sono anche quelli che ritiene segnali di chiusura dell’amministrazione comunale. "Come gruppo consiliare abbiamo sempre agito con lealtà istituzionale. Mai abbiamo fatto mancare il nostro sostegno, mai abbiamo sollevato critiche pretestuose, mai abbiamo strumentalizzato il nostro ruolo nella maggioranza né il peso che ci compete nell’aritmetica consiliare. Tuttavia, da tempo, rileviamo con crescente preoccupazione una difficoltà nel mantenere uno spirito di reale collegialità". Il coordinatore parla addirittura di un circuito decisionale ristretto e poco trasparente. "Non si tratta di rivendicazioni personali, né di allarmismi. Riteniamo che la politica debba essere esercitata come sforzo collettivo e leale, nel rispetto di ruoli, regole e responsabilità: chiediamo all’amministrazione comunale di interfacciarsi con la Regione Toscana attraverso i sindacati al fine di istituire un un’unità di crisi a salvaguardia dei posti di lavoro". Queste parole non devono però essere lette come l’annuncio di una crisi politica. "Le crisi non nascono da dichiarazioni pubbliche, ma da comportamenti che contraddicono i principi fondamentali della buona amministrazione". Nel merito alla procedura di pignoramento, il coordinatore sostiene che il Comune abbia agito nel rispetto della normativa, applicando la legge senza fare favoritismi. "È possibile che qualcuno si attendesse un atteggiamento più indulgente ma un simile approccio non è conforme ai principi di legalità e correttezza che ci guidano".

Emanuele Cutsodontis