
Il contenzioso fra Comune e Fondazione Collodi riguarda anche la Tari non pagata del Giardino Garzoni
Il gruppo civico ’Pescia Cambia’ denuncia come "il Comune di Pescia abbia proceduto al pignoramento dei conti, tutti, della Fondazione Collodi". A causare la procedura, il ritardo nel pagamento della Tari: "È fuori discussione che le tasse debbono essere pagate – commenta con una nota il gruppo dell’ex sindaco Oreste Giurlani –, ma forse, prima di procedere al pignoramento dei conti, sarebbe stato opportuno chiedere spiegazioni alla Fondazione stessa. Il Comune di Pescia avrebbe magari scoperto le difficoltà finanziarie in cui si trova la Fondazione dopo due anni di Covid e un anno di chiusura del ponte di Ponte all’Abate, con la conseguenza di un crollo delle presenze e degli incassi".
La Fondazione ha risposto sul tema con una nota: "C’è un accordo di programma che coinvolge, al fianco della Fondazione, la Regione Toscana e le amministrazioni comunali e provinciali interessate, fra le quali, ovviamente, anche quella di Pescia – ricorda il presidente Pier Francesco Bernacchi –. È stata formata una società, tutte le attività della Fondazione stanno andando avanti. Poi è arrivato un decreto. Per quanto riguarda la Tari, ci è stato richiesto il pagamento di sei-sette anni di arretrato per il Parco di Pinocchio e per il Giardino Garzoni. Noi abbiamo iniziato a pagare quanto dovuto. Ma quando è arrivata la chiusura del Ponte all’Abate, ha frenato il traffico dei turisti. Da due anni non vediamo un tedesco, un francese, uno spagnolo, un inglese. Avevamo iniziato una rateizzazione, ma questo stop ci ha messo in difficoltà. Dall’amministrazione comunale, che fa parte della Fondazione, sono arrivati un decreto ingiuntivo e il blocco dei conti correnti. Mi sono rivolto al sindaco Riccardo Franchi: mi ha messo la mano sulla spalla e mi ha detto ‘non ti preoccupare, provvederemo’. Noi, per adesso, siamo riusciti a tenere fede a tutti i nostri impegni. Speriamo di riuscire a farlo anche in futuro".
Il Comune ha fornito le sue spiegazioni con il vicesindaco Tridente: "Tutto parte nel 2019, amministrazione Giurlani, quando vengono fatti degli accertamenti a Fondazione e società di gestione di Parco e Giardino, per Tari non pagata dal 2013. La pratica è andata avanti, arrivando allo studio legale. La Fondazione ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria, poi un appello. Nel settembre 2024 viene raggiunto un accordo transattivo che prevedeva il notevole abbassamento della cifra iniziale, che si aggirava attorno ai 700mila euro, e la sua liquidazione rateale. In caso di mancato pagamento, l’accordo veniva meno. Purtroppo sono stati saltati alcune rate. Lo studio legale ha scritto alle due società, senza, però, avere risposta. Presidente e vice presidente della Fondazione ci hanno interessati, abbiamo parlato con la dirigente. L’interesse è quello di trovare una soluzione soddisfacente, nel rispetto di tutte le parti coinvolte".
Emanuele Cutsodontis