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Montecatini, il flop di Ferragosto. Flussi turistici in discesa: “I numeri sono negativi”

Il report di Federalberghi-Apam: “Manca un prodotto termale che attiri”. Il calo di turisti rispetto all’agosto 2024 registra punte negative fino al 10%

Turisti di fronte allo stabilimento del Tettuccio (Goiorani)

Turisti di fronte allo stabilimento del Tettuccio (Goiorani)

Montecatini Terme, 14 agosto 2025 – “Sarà un Ferragosto con più ombre che luci e questo ci mette ormai di fronte a un dato di fatto: il cliente individuale italiano non sceglie più, in questo periodo un tempo strategico, Montecatini e le sue terme. Ciò avviene per un motivo ben preciso: la nostra città non ha più un prodotto che la contraddistingua da altre destinazioni. Per questo risulta quanto mai fondamentale investire in promozione e nella ricostruzione di un nuovo prodotto termale e di territorio al fine di rinnovare l’attrattività di Montecatini”.

Inizia così l’analisi di Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam, sul Ferragosto in città, un momento della stagione estiva in cui l’associazione di categoria vede una situazione difficile. “Opinioni, queste – prosegue Bartolini – che sono ben supportate dai numeri che emergono dall’analisi dei questionari distribuiti agli associati, relativi proprio al periodo a questo periodo. È vero che il 2024 è stato un buon anno dal punto di vista turistico, ma gli albergatori montecatinesi hanno registrato per questo Ferragosto un calo generalizzato di turisti, che oscilla tra il -1% e il -8%, rispetto allo stesso periodo del 2024, con punte del -10% e anche del -15 per cento. Solo poche strutture ci hanno segnalato una sufficiente tenuta, in gran parte costituita da clientela ormai affezionata e stabilizzata nel corso del tempo”.

In difficoltà, evidenzia Federalberghi-Apam, c’è soprattutto il turismo interno, costituito da clientela italiana individuale. “Questa importante tipologia di turisti - commenta ancora Bartolini - si orienta ormai verso mete di mare o montagna. E’ vero che questa tendenza è sempre esistita, ma oggi, per la complessa situazione in cui versano le Terme, il nostro territorio si trova privo di un prodotto attuale e dinamico. Senza l’ancora di salvataggio costituita dal termalismo comunale o sociale, gli effetti si presentano in maniera ben più incisiva. Inoltre, la diminuita capacità di spesa degli italiani porta a concentrare l’attenzione per Ferragosto alle sole mete tradizionali marittime”. Una situazione che non è certo bilanciata dagli arrivi dall’estero. “La prolungata ondata di caldo – prosegue il presidente di Federalberghi-Apam Apam – ha in parte penalizzato anche le città d’arte e, di conseguenza, anche Montecatini, che da sempre costituisce una base di partenza centrale per visitare la Toscana”.

Secondo Bartolini “risulta fondamentale investire sul periodo estivo, in particolare sul Ferragosto, sia per ciò che riguarda la promozione, sia per la ricostruzione di un prodotto in grado di riattivare l’attrattività del nostro territorio. Settembre e ottobre sembrano infatti dare buone sensazioni: in futuro dovremmo provare a concentrare l’attenzione sui mesi immediatamente precedenti”.

Da. B.