
Silvestrini e Gentili non smorzano i toni: "La sua fine è stata decretata dalla Lega dei rioni"
Il ‘Palio a tavola’ è morto. Lo asseriscono Lando Silvestrini e Nicola Gentili, che con l’associazione ’Quelli con Pescia nel Cuore’ da anni curavano l’iniziativa, una fra le più apprezzate fra quelle collaterali al Palio della Città di Pescia. "La sua fine è stata decretata dalla Lega dei Rioni – affermano – che anche questo anno non si è resa disponibile a trovare una soluzione soddisfacente per le nostre rispettive associazioni. Come ben sappiamo, la manifestazione nasce nel 2004 con il solo scopo di offrire una soluzione gastronomica a chi, nel dopo Palio, desidera chiudere la giornata in bellezza e in loco. L’idea è molto semplice: acquistare prodotti di prima qualità presso ditte locali e, con un tenue ricarico, la loro distribuzione da parte dei membri del Consiglio, tutti naturalmente provvisti della certificazione Haccp".
Il tentativo del presidente della Lega, Federico Bini, di smorzare le polemiche con la lettera aperta firmata dai presidenti e i consiglieri di tutti i quattro rioni cittadini pubblicata pochi giorni fa, nella quale riepilogano gli incontri fra Lega, associazione e amministrazione comunale che si sono succeduti nel corso nell’anno, è, evidentemente, caduto nel vuoto. "Sarà per l’aria fresca della sera, la bontà dei prodotti a prezzi contenuti o più semplicemente per il divertimento nel vederci in veste di camerieri provetti –proseguono Silvestrini e Gentili – la formula riscuote, anno dopo anno, un grande successo. Il ’Palio a tavola’ diventa un magico appuntamento a cui non mancare, anche perché offre l’occasione per riunire in armonia gruppi di amici e interi nuclei familiari. La manifestazione andrebbe avanti chissà per quanti anni ancora, se non cominciasse a circolare il sospetto che noi del Consiglio ci arrovelliamo ogni anno in una iniziativa così complessa e fuori dalle normali attività per un unico scopo: le migliaia di euro che mettiamo ogni anno in cassa; se non per quale altro motivo? Il resto è roba di oggi e non è degna di essere raccontata – concludono –. Ah già: e l’Amministrazione comunale?".