
In alto Bellocchio con il capitano dell’Istrice, qui sopra Zio Frac che era nella Tartuca
di Laura Valdesi
SIENA
"Si riparte? Non in quinta ma in sesta", assicura Enrico Bruschelli in arte Bellocchio con un tono di voce netto. Di chi sa che deve riguadagnare punti nel borsino stilato dai capitani, dopo l’ultima Carriera. Di chi non immaginava certo così il Palio di Provenzano corso nell’Istrice sulla cavalla di scuderia, l’esordiente Dorotea Dimmonia, che aveva creato tante aspettative.
Ben tre i barberi che sono andati al canape, preparati da Bellocchio: Arestetulesu, alla seconda Carriera dopo quella d’esordio nel 2022 nella Giraffa, Dorotea appunto e il due volte vittorioso Zio Frac. Come sono rientrati?
"Stanno tutti e tre bene. Arestetulesu e Dorotea Dimmonia sono rientrati benissimo. Qualche giorno di riposo, poi saranno presentati per il Palio dell’Assunta. Per quanto riguarda Dorotea c’è solo da capire come recupera i cinque giorni visto che è stata la prima volta per lei. Zio Frac sta bene ma ha avuto un po’ di ammaccature, sbucciature e graffi per cui è sotto gli occhi di professionisti che lo seguono giorno dopo giorno. Il cavallo tornerà ovviamente atleta ma al 90%, ad oggi, non credo per sua tutela di presentarlo ad agosto. Inutile fare le corse, ci teniamo troppo. Colgo l’occasione per ringraziare la stalla della Tartuca, anche a nome dell’altro proprietario del cavallo".
Soddisfatto di come si è comportata Dorotea Dimmonia oppure un pizzico deluso dalla sua prestazione?
"Sono contento di come l’ho portata, è una cavalla adatta alla Piazza".
Cosa allora non ha funzionato?
"Enrico. Inutile nascondersi dietro un dito. Ho fatto un errore di valutazione, nel prendere la traiettoria bassa ho trovato intoppi. Sono il primo ad essere deluso".
Come si è trovato Bellocchio nell’Istrice?
"Posso solo dire grazie alla Contrada. Benissimo, sono stati cinque giorni speciali, come essere tornato a casa. Di qui la delusione ancora maggiore per non essere riuscito a fare quello che pensavo e soprattutto quello che mi aspettavo da Enrico".
Come vi siete lasciati con la dirigenza?
"Bene, il rapporto resta. Ora però c’è da risalire dei gradini. Non voglio trovare giustificazioni perché non ci sono".
Da chi si riparte ad agosto?
"Da Enrico. Adesso c’è Enrico e basta. Mi auguro però che ci possa essere una Contrada che mi dia fiducia".
Cosa vuol dire ripartire da Enrico.
"Molto semplice. In questa parola c’è già tutto il significato. Chi lo vuole prendere lo prende, chi ci vuole speculare faccia pure. Non m’importa".
Tornando ai giubbetti, si è parlato subito dopo la composizione del canape di agosto della Civetta, del Bruco e anche della Pantera.
"Non parlo di Contrade. Chi ha creduto sempre in me magari continua a farlo, qualcuna magari ha cambiato idea".
Le dirigenze dopo l’estrazione a sorte dell’Assunta come si sono comportate?
"Qualcuna si è vista, altre hanno telefonato".
Il mossiere Renato Bircolotti è stato confermato: cosa ne pensa Bellocchio dell’abbassamento di luglio?
"Basta attenersi al Regolamento: la mossa è a insidacabile giudizio del mossiere. Punto e basta".
Si riparte dunque lavorando a testa bassa.
"Direi a testa alta ma capo in cassetta e pedalare".
Già ripreso l’allenamento?
"A parte qualche ammaccatura tutto ok. Avanti".