
Nei locali del circolo Arci di Mastromarco è stata celebrata, per la prima volta nel comune di Lamporecchio, la memoria...
Nei locali del circolo Arci di Mastromarco è stata celebrata, per la prima volta nel comune di Lamporecchio, la memoria di Luigi Pasqualetti, l’uomo ucciso in un agguato dai fascisti nell’aprile del 1944, in località apparita, frazione di Vinci, distante poche centinaia di metri da Mastromarco. Alla serata organizzata dall’associazione culturale Orizzonti sono intervenuti Paolo, oggi novantenne, figlio di Luigi ed Emanuele Fiano ex deputato che da oltre venti anni è costretto a girare con la scorta a causa delle minacce di morte di stampo antisemita ricevute in passato. Hanno aderito all’invito anche la sindaca di Lamporecchio Anna Trassi e il sindaco di Vinci Daniele Vanni.
Emozionante ed a tratti commovente il racconto di Paolo Pasqualetti. Lui aveva appena otto anni, ma ancora oggi ha nitido nella mente quello che accadde quel giorno in cui fu ucciso il padre. Pochi minuti prima di morire, al figlio chiese di essere sempre nella vita un galantuomo e di portare avanti i valori che gli aveva trasmesso. Gli incontri come ieri sono il frutto di quella promessa: per non dimenticare e commemorare la memoria del padre Luigi. Paolo abitava all’Apparita, Ha ringraziato le tante famiglie di Mastromarco per l’aiuto dato a lui e a sua madre quando sono rimasti soli.
La storia di Luigi è riportata nel libro ’Luigi Pasqualetti martire antifascista’ che nell’occasione è stato presentato. Nel suo intervento Fiano, oltre a ricordare Pasqualetti, ha parlato del significato di essere antifascista oggi, nel 2025 affrontando anche il tema riguardante la questione attuale palestinese e di quello che succede nella striscia di Gaza. La serata è stata aperta con il saluto di Graziano Ponziani, presidente del Circolo Arci Mastromarco.