
La bara di Cristalli portata a spalle dai colleghi (Acerboni-Castellani)
Pistoia, 15 maggio 2025 – Una grande folla ieri mattina si è radunata alla chiesa di San Michele alle Casermette di Pistoia per portare l’ultimo saluto a Antonio Cristalli, il poliziotto in servizio al commissariato di Montecatini Terme deceduto per un improvviso malore. Tanta la commozione di colleghi, amici e conoscenti, provenienti da tutta la Provincia, all’arrivo del feretro, portato a spalla in chiesa dagli agenti in uniforme e ricevuto dal picchetto d’onore. La messa è stata concelebrata dal Vescovo Monsignor Tardelli insieme a don Cristoforo Mielnik, cappellano della polizia, e a don Hyppolyte. «Antonio è morto mentre stava andando al lavoro, al servizio dello Stato – ha detto don Cristoforo – un gesto quotidiano che per lui significava rispondere al dovere. Il suo era un cuore grande di padre, marito, figlio, fratello. Alla famiglia, ai colleghi, agli amici va il nostro abbraccio. la comunità è qui non solo per piangerlo, ma anche per dirgli grazie. Noi dobbiamo raccogliere in eredità il suo grande altruismo».
Dall’altare hanno poi parlato, straziate dal dolore, la moglie e la figlia ventiduenne. «Caro papà, l’amore che provo per te è spropositato – ha letto la giovane ad alta voce –. So già quando avrò un figlio come chiamerò il mio piccolo, Antonio. So che porterò alto il tuo ricordo e mi raccomando, voi, ricordatelo con il sorriso. Non smetterò mai di ringraziarti per avermi insegnato cos’è l’amore. Mi mancherà tutto di te, i baci del mattino e addormentarsi sul divano. Il tuo prendermi in giro e chiamarti per raccontarti la mia giornata. Non essere preoccupato per me, sono con persone che mi amano».
Al funerale erano presenti anche il Questore Marco Dalpiaz, l’assessore del Comune di Pistoia Alessandro Sabella e il sindaco di Montecatini Claudio Del Rosso. «Non pensavo di essere così coinvolto oggi – ha detto il Questore – Rubo una parola «ci hai giocato un brutto scherzo». Uno scherzo che ci ha regalato tanto, conoscere la tua famiglia e quella della polizia di stato. Nel piazzale ho visto tutte le persone in divisa che sono qui per te. Mi ha fatto ricordare i nostri giuramenti. Ci stai lasciando questo forte sentimento di famiglia: grazie». Nel piazzale della chiesa è stato portato anche il cavallo, compagno fedele del poliziotto appassionato di equitazione e di passeggiate immerse nella natura nel suo tempo libero.