FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Variante Aurelia al Tar. Presentato il ricorso del comitato per il no: “Tuteliamo il territorio”

L’istanza è stata accolta. “Con il 1° lotto via Carducci diventerà invivibile. Non è prevista alcuna diminuzione di traffico, solo lo spostamento”

Un mezzo dell'Anas (foto Ansa di repertorio)

Un mezzo dell'Anas (foto Ansa di repertorio)

Massa, 29 maggio 2025 – Il comitato ’No variante Aurelia’ conferma la presentazione del ricorso al Tar per l’annullamento del provvedimento Via per il 1° lotto della variante: l’istanza è stata accolta dal Tribunale regionale. “Come cittadini – afferma il comitato – abbiamo purtroppo dovuto affrontare questa importante spesa per l’interesse pubblico e la tutela del nostro territorio come indicato nelle legge regionale toscana “di garantire lo sviluppo sostenibile delle attività rispetto alle trasformazioni territoriali da esse indotte anche evitando il nuovo consumo di suolo, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio territoriale inteso come bene comune e l’uguaglianza di diritti all’uso e al godimento del bene stesso, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future”. Parole profetiche non ascoltate da alcuni politici, che continuano a raccontare la favola che la variante Aurelia “migliorerà la sicurezza stradale e la viabilità, diminuendo le emissioni e l’impatto acustico”. Ma la verità è un’altra”.

“Il 1° lotto della variante Aurelia – spiega il comitato – muove il traffico da Turano a via Carducci: non è previsto alcuna diminuzione del traffico, ma solo lo spostamento. Il prezzo per il territorio e i cittadini è altissimo. i residenti di via Carducci continuano a contattarci per avere informazioni sul tracciato e le sue conseguenze: più traffico, più mezzi pesanti, più inquinamento dell’aria e più rumore, senza alcuna barriera di protezione né per loro né per soggetti sensibili come l’Opa e la nuova Casa di Comunità e le persone fragili. Stupisce molte persone come gli amministratori non si siano accorti che via Carducci è parte integrante del centro città: più densamente popolato rispetto all’abitato di Turano e con molti servizi necessari a tutta la comunità”.

Ma le riserve non si limitano a questo. “Riceviamo – afferma infatti il comitato – segnalazioni e commenti anche sulla sicurezza e sui timori legati ad ambiente e cambiamento climatico. Alcuni residenti di via 6 Ponti ci hanno inviato la foto di uno dei tombini idraulici che dovrebbe drenare le piogge e risolvere il problema del rischio idraulico della variante Aurelia: non viene tagliata l’erba da anni. In compenso la strada già si allaga ad ogni pioggia. Come scrive ’PiovonTroton’...“Sto pensando alla variante Aurelia, sto pensando all’ennesimo consumo di suolo, sto pensando a dove finirà l’acqua che non potrà più essere assorbita dai terreni utilizzati, sto pensando ai canali che passano in quelle zone, un ennesimo scempio, sto pensando che come abitante di Turano mi toglieranno 2 camion da sopra ma se li troverà di sotto uno in via Carducci, sto pensando che avremo 40 milioni di euro in meno, un problema traffico nelle migliore delle ipotesi solo spostato, meno terreno permeabile, più strade allagate, più disagi…””.

“Anche l’ex presidente del Tribunale – informa il comitato – ci ha contattato per sostenere l’alternativa da noi proposta tante volte: dirottare sull’autostrada il traffico pesante che ogni giorno transita tra la Zona industriale di Massa e la Versilia, una soluzione a costo zero per il territorio, che realmente migliorerà il benessere e la sicurezza di tutti i massesi. Restiamo disponibili per informazioni e per ricevere i contributi dei cittadini, sia di contenuti sia come sostegno economico: scrivete una email a [email protected] indicando il vostro numero di telefono per essere ricontattati”.