
Benedetta Bertolini si è diplomata in conduzione del mezzo navale al nautico ’Fiorillo’
La passione per il mare l’ha portata a lavorare a bordo delle navi. Non a caso Benedetta Bertolini si è diplomata in conduzione del mezzo navale all’istituto nautico ’Fiorillo’. Da anni la scuola forma futuri navigatori e macchinisti esperti grazie all’impegno dei docenti e alla tecnologia in dotazione alla scuola, ma soprattutto in virtù delle tante esperienze sul campo realizzate di concerto con le realtà marittime locali, come la Capitaneria di porto e il corpo piloti del porto di Marina di Carrara.
Vent’anni e la voglia di fare esperienza legata a questa età fanno di Benedetta un’allieva ufficiale di coperta modello. La giovane frequenta l’Accademia navale di Genova. Da poco è rientrata a Carrara dopo quattro mesi di navigazione trascorsi a bordo di una petrolchimica che faceva la tratta da Rotterdam all’Inghilterra. "L’Accademia navale mi aveva chiesto su che tipo di imbarcazione avrei voluto salire e io ho scelto le navi da carico - racconta Benedetta - e così mi hanno proposto la petrolchimica. Il prossimo anno sarò terzo ufficiale di navigazione. Ai tempi della scuola sognavo di fare il capitano, ma adesso mi godo questa esperienza e deciderò alla fine dell’Accademia la mia carriera. Mi piacerebbe andare sulle navi di lusso o in quelle particolari come le oceanografiche. La petrolchimica su cui sono stata a bordo quattro mesi trasporta olefine - prosegue Benedetta -. Durante la navigazione seguivo il viaggio con il primo ufficiale di coperta, mentre quando eravamo in porto facevo la guardia commerciale. In questi quattro mesi ho fatto qualche manovra. E poi ho lavorato in coperta cercando di imparare il più possibile. Mi sono diplomata al autico ’Fiorillo’ nel 2023. Ho scelto la scuola perché mi piace il mare, viaggiare e fare esperienze al di fuori della vita quotidiana - racconta ancora la giovane allieva -, le esperienze nautiche fatte a scuola mi sono piaciute. La cosa più faticosa di stare in mare tanti mesi a volte è la gestione dello stress. Non è sempre facile e dipende dall’equipaggio. A volte a pochi giorni dal rientro sento nostalgia di casa e degli amici o anche della mia camera. Sulla petrolchimica mi sono trovata bene, gli ufficiali erano italiani, ma la lingua di bordo è sempre l’inglese. Quando rientrerò in Accademia mi imbarcherò di nuovo sulla petrolchimica".
Alessandra Poggi