ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Un castello da salvare. Appello della Pro loco: "Moneta rischia il crollo"

Nei giorni scorsi sopralluogo della Soprintendenza per valutare la situazione. Giovannelli: "A tre mesi dalla frana ancora ferma la messa in sicurezza".

Nei giorni scorsi sopralluogo della Soprintendenza per valutare la situazione. Giovannelli: "A tre mesi dalla frana ancora ferma la messa in sicurezza".

Nei giorni scorsi sopralluogo della Soprintendenza per valutare la situazione. Giovannelli: "A tre mesi dalla frana ancora ferma la messa in sicurezza".

L’antico maniero sulla collina rischia di crollare da un momento all’altro e la Pro loco ‘Salviamo il Castello di Moneta’ torna a chiedere un intervento di messa in sicurezza urgente. "Le mura del borgo di Moneta sono crollate il 18 aprile scorso, dopo un’ondata di maltempo – scrive il presidente della Pro loco Luigi Giovanelli. – Un disastro annunciato, anticipato dallo squarcio che un mese prima si era aperto lungo gli otto metri di altezza dello storico bastione. A distanza di 90 giorni, la frana è ancora nelle stesse condizioni. Lo dicono le foto scattate di recente con un drone, immagini che impressionano perché mettono a fuoco l’enorme spaccatura sul pendio della collina, una ferita larga dieci metri che si estende verticalmente per altri trenta. Il rischio è che alle prime piogge autunnali, lo smottamento possa progredire ancora e compromettere per sempre quello che resta dell’antica fortificazione medievale". Per questo ‘Salviamo il Castello di Moneta’ che chiede un intervento immediato di messa in sicurezza da parte del Comune, "in attesa che il tribunale definisca la proprietà del muro crollato per stabilire chi – prosegue Giovanelli –, tra l’amministrazione e i privati residenti nel borgo debba accollarsi le spese di ripristino".

"Bisogna coprire al più presto con teloni di nylon il fronte di smottamento – aggiunge Giovanelli – per evitare nuove infiltrazioni di acqua piovana. Si tratta di un accorgimento che ha costi sostenibili ed è indispensabile per salvaguardare un bene culturale che appartiene a tutta la comunità. Il castello di Moneta è un pezzo di storia della nostra città, che merita di essere preservato. Secondo una stima approssimativa, sarebbe di almeno 200mila euro il costo dell’intervento necessario per mettere al sicuro la collina su cui sorge il maniero, e per il quale l’amministrazione Arrighi avrebbe in piano un progetto di recupero già messo nero su bianco anche se non ancora reso pubblico".

"È di pochi giorni fa il sopralluogo che i funzionari della Soprintendenza di Lucca hanno effettuato a Moneta per valutare la situazione – conclude Luigi Giovanelli –. Sul castello esiste un vincolo del 1911, che ora aspetta di essere aggiornato ed esteso al borgo, divenuto in anni recenti di proprietà privata. Si tratta di atti che richiedono tempi tecnici, ma il castello potrebbe non attendere. La frana sulla collina di Moneta è di quelle che gli esperti definiscono ‘retrogressive’ perché hanno la tendenza ad arretrare: basterebbero pochi metri per vedere precipitare dopo le mura del borgo anche la piazza d’armi di fronte a quello che resta dello storico ponte levatoio".