
L’inciviltà e la disorganizzazione generano vergogna. C’è tanto imbarazzo e qualche dubbio di igiene pubblica ad attraversare la pineta di...
L’inciviltà e la disorganizzazione generano vergogna. C’è tanto imbarazzo e qualche dubbio di igiene pubblica ad attraversare la pineta di Marina, tra viale Colombo e via Genova, in pieno centro, proprio davanti piazza Nazioni Unite. Cestini per la raccolta dei rifiuti dove maleducati e incivili ci fanno finire di tutto. Non esistono contenitori per la differenziata, ma anche se ci fossero non sarebbero utilizzati da chi non si fa scrupoli a lasciare il segno del proprio passaggio.
E quando i cestini sono pieni i soliti incivili non si fanno scrupolo di gettare per terra gli avanzi dei propri pasti così che alla vista dei passanti si presenta un tappeto di sudici, che fa a pugni con la vocazione turistica di Marina che qualcuno si ostina a perorare. Ma anche chi dovrebbe provvedere alla pulizia lascia a desiderare perché è evidente che c’è un vuoto nella organizzazione del servizio che almeno con una certa periodicità e a intervalli brevi, dovrebbe tenere pulite non solo le pinete, ma anche strade, marciapiedi, giardini. E poi c’è il solito problema di chi spetta controllare e sanzionare perché se lì si consumano interi pasti, basterebbe andare in orario pasti per sorprendere in flagranza gli sporcaccioni. Tra il viale Colombo ormai a soqquadro da quasi un anno, tra il marciapiede che da decenni sembra un pezzo di Beirut, in attesa di sanzioni e di una maggiore organizzazione per la raccolta dei rifiuti, intanto il territorio, dai monti al mare, affonda sempre più nel degrado.
ma.mu.