
L’Abbazia di San Caprasio ad Aulla ha origini molto antiche: venne fondata nell’884 all’interno di un castello per volere...
L’Abbazia di San Caprasio ad Aulla ha origini molto antiche: venne fondata nell’884 all’interno di un castello per volere di Adalberto I, marchese di Toscana, e inizialmente intitolata a Santa Maria; nel 1077 venne definitivamente dedicata a San Caprasio, eremita originario della Provenza, di cui si conservano i resti proprio ad Aulla. Negli ultimi vent’anni gli scavi archeologici dentro la chiesa hanno portato alla luce la monumentale tomba del santo, risalente al X secolo, che contiene un rarissimo reliquiario in stucco, protetto da lastre di marmo e sormontate da una copertura in tufo, ma anche i resti delle absidi delle chiese dei VIII e IX secolo.
I lavori di restauro hanno recuperato e messo in evidenza una grande sala capitolare, una porzione di chiostro e altri due locali dove è stato allestito il Museo dell’Abbazia, un’esposizione che illustra la vita nell’abbazia, la storia di San Caprasio e il passaggio dei pellegrini della Francigena. "Qui si accolgono pellegrini da sempre – spiega Riccardo Boggi, direttore del Museo di San Caprasio – Aulla era ed è rimasta strategica, crocevia tra Italia del nord e del sud. Dove oggi c’è l’Abbazia c’era già un punto di accoglienza, abbiamo ritrovato i resti di chiese e di San Caprasio. Quello di Aulla è uno dei pochi musei dedicati al pellegrino, con varie testimonianze del loro passaggio".