
L’archeologo Enrico Giannichedda
Un viaggio tra misteri, scoperte, storie millenarie, nel chiostro dell’Abbazia di San Caprasio ad Aulla. Continuano nel fine settimana le Notti dell’archeologia, organizzate dall’associazione Amici di San Caprasio, in collaborazione con il Centro Aullese di Studi e Ricerche Giulivo Ricci, Istituto Internazionale di Studi Liguri sezione Lunense, Associazione Apuamater, col patrocinio del Comune di Aulla. Dopo le prime serate da tutto esaurito e dopo l’evento con Stefano Ricci dell’Unità di Ricerca di Preistoria e Antropologia dell’università di Siena che ha parlato di ‘Omicidi medievali, le ossa raccontano’, stasera alle 21.15 sarà la volta di Enrico Giannichedda, l’archeologo che ha studiato San Caprasio e tutti i principali siti archeologici lunigianesi.
Relazionerà su ‘Gratta e vinci: cosa aspettarci dalle future scoperte archeologiche in Lunigiana’, mentre domani sempre con inizio alle 21.15 la storica dell’arte Caterina Rapetti presenterà un patrimonio sconosciuto: le campane medievali ancora presenti, dopo secoli, a scandire i tempi del sacro. Le serate riprenderanno poi il 16, 17 e 18 luglio, con Emilia Petacco e la sua relazione ‘Dal Medioevo una donna per il futuro: Ildegarda di Bingen scienziata, medico, musicista, santa’, Antonio Fornaciari, dell’Università di Pisa sullo stile di vita degli aullesi del Medioevo.
Se affascina il mistero della magia etrusca, la serata di chiusura il 18 luglio fa per voi. Ci sarà Gabriele Nannetti, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, con le straordinarie recenti scoperte archeologiche del santuario del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni.
M.L.