ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Rinasce l’antica rocca. Da struttura difensiva a volano per il turismo

Monzone, oggi il taglio del nastro e la rinascita dopo diciotto anni di oblio. Giannetti: "Un’opera che incrementerà gli arrivi sul nostro territorio".

La Rocca di Monzone riportata a nuova vita grazie all’azienda agricola Monastero dei Frati Bianchi

La Rocca di Monzone riportata a nuova vita grazie all’azienda agricola Monastero dei Frati Bianchi

Ritorno al futuro per un’antica struttura facente parte di un complesso di castelli e fortificazioni: la Rocca di Monzone, che è stata riportata a nuova vita e diverrà luogo di degustazione dei prodotti del territorio e di accoglienza turistica. Stasera il taglio del nastro alle 18 con le autorità. Si trova nei pressi di Monzone, l’antico edificio, che nel passato faceva parte di un insieme di manieri e fortificazioni presenti nella Valle del Lucido.

Dopo anni di oblio, questa sera la vetusta magione resuscitata dopo un lungo e attento lavoro di restauro, verrà inaugurata ufficialmente alla presenza del sindaco di Fivizzano e di altre autorità del territorio. La sua nuova funzione? Quella ricettivo-turistica e come fiore all’occhiello, sarà luogo di degustazione di vini autoctoni e di prodotti d’eccellenza del territorio. La rocca infatti è ora cuore pulsante dell’azienda agricola ’Monastero dei Frati Bianchi’, circondata come per incanto da ettari di vigneti e uliveti che beneficiano del particolare microclima esistente in questa valle, incastonata fra l’Appennino e le Apuane, dove insistono fonti con proprietà termali e i terreni a base di galestro conferiscono profumi e sapori unici ai vini che vi si producono. "La nostra realtà, intende presentarsi come luogo dove fare conoscenza, degustare gli straordinari prodotti eno-gastronomici della Lunigiana – afferma Giorgio Tazzara alla guida del ’Monastero dei Frati Bianchi’ – e certamente come meta di ospitalità turistica. Ci preme inoltre sottolineare che l’abbiamo anche scelta come struttura dove fare affinare, fra le sue possenti e antichissime mura, i nostri vini. Basti dire che i luoghi dove un tempo vi erano le stalle, sono stati trasformati nella ’tinaia’, dove affiniamo in barrique".

"La rocca è una struttura talmente bella per il cui recupero devo fare i complimenti alle persone che hanno fatto un investimento così importante e coraggioso – spiega Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano – e mi riferisco al Monastero dei Frati Bianchi e alla famiglia Bernardini, che con idee e qualità hanno portato a termine un recupero che ci permette di avere una struttura turistico ricettiva che si sposa con l’aspetto agricolo, in quanto è circondata da grandi vigneti in cui sono stati impiantati vitigni autoctoni di qualità. Una struttura storica che si inserisce quindi in maniera perfetta nel nostro ambiente. Un’opera che permetterà di portare molte persone in più nel nostro territorio".

Roberto Oligeri