
L’architetto Nicola Gallo mostra il progetto di recupero del cinquecentesco giardino del Pomario Ducale e un esempio delle nicchie da ricostruire. A destra l’area verde oggi abbandonata. Sotto il cantiere dell’ex Cat (foto Paola Nizza)
Dopo decenni Massa si prepara a restituire nuova vita al Pomario Ducale, lo storico giardino cinquecentesco voluto da Alberico I Cybo-Malaspina. La conferma arriva dal Comune: la Soprintendenza ha dato il via libera definitivo al progetto di recupero firmato dall’architetto Nicola Gallo. A presentare la novità è stato il sindaco Francesco Persiani che ha definito l’intervento "una storica novità per il nostro territorio e per la nostra città. Dopo anni in cui si invocava questo restauro, finalmente potremo restituire alla comunità un luogo importantissimo, un patrimonio culturale che fa parte della nostra identità".
Il progetto si concentra sulla porzione di giardino oggi di proprietà comunale, lungo via Palestro. Qui sorgeranno due campi principali e il cosiddetto giardino segreto. Saranno riproposte le geometrie rinascimentali, i vialetti che formano un ottagono e soprattutto gli agrumi, pianta simbolo della tradizione massese. L’architetto Nicola Gallo, ha ringraziato pubblicamente l’amministrazione e ha raccontato l’essenza del suo lavoro. "È un incarico prestigioso, il restauro di un giardino storico, realizzato a partire dalla fine del Cinquecento – ha spiegato –. Sappiamo che era caratterizzato dagli agrumi, tra cui una varietà locale di limone massivo. Grazie a ricerche e indagini archeologiche siamo riusciti a ricostruire il perimetro originario e ad ispirarci all’ultima fase documentata". Una parte importante del restauro riguarderà gli elementi architettonici perduti.
"L’idea è quella di ricostruire queste grandi nicchie che erano murature – ha aggiunto Gallo –. Ne sopravvive solo una inserita in un fabbricato. Noi ricostruiremo le due meridionali del giardino a filo di ferro e abbiamo pensato di ricostruire queste nicchie in versura. Verrà ricostruito anche il portale, che avrà le stesse forme del portale d’ingresso dell’attuale Pomario su via Palestro". Il giardino, in origine quadrato e coronato da quattro grandi torri-nicchie, tornerà quindi a mostrare i suoi elementi distintivi, reinterpretati con un linguaggio contemporaneo.
"Ricostruiremo le due grandi nicchie e il portale centrale, ma non in muratura – ha spiegato l’architetto –: saranno strutture in ferro, rivestite da rampicanti stagionali come il Parthenocissus tricuspidata, che accompagneranno il giardino attraverso i colori e i ritmi delle stagioni. Vogliamo un luogo vivo, che cambia e respira con la città". Un aspetto centrale sarà la memoria botanica. Il sindaco Francesco Persiani ha sottolineato che "l’idea è riproporre la collezione di agrumi che rese celebre Massa: i nostri avi li regalavano alle principali corti italiane. Alcune varietà oggi apprezzatissime, come il limone cedrato fiorentino, potrebbero derivare proprio da qui". Nel giardino segreto verranno quindi messi a dimora esemplari di specie locali e antiche, molte delle quali facevano parte anche della collezione medicea. Il primo lotto dei lavori, dal valore di 250 mila euro, comprenderà la sistemazione del terreno, la realizzazione dei primi percorsi e la piantumazione degli agrumi. Una parte del finanziamento arriverà dal Pnrr, circa 50 mila euro, mentre il resto sarà coperto con fondi comunali e risorse già disponibili.
"L’obiettivo è partire subito – ha aggiunto Persiani –. Abbiamo le autorizzazioni, ora tocca a noi tradurle in realtà". Non mancano elementi di innovazione: illuminazione integrata per rendere il giardino percorribile anche di notte, videosorveglianza per la tutela e spazi dedicati a sculture ed esposizioni temporanee.
"Sarà un giardino che segue le stagioni – ha ribadito l’architetto Gallo – ma anche un luogo di cultura, capace di ospitare arte contemporanea e attività sociali". Il consigliere Alberto Tarabella, membro della Commissione Lavori Pubblici, ha rimarcato la portata dell’opera: "Con il recupero del Pomario restituiamo un giardino che nel periodo del Principato rappresentava un biglietto da visita per Massa, capace di meravigliare gli ospiti con agrumi unici e raffinati. Oggi lo riproporremo come simbolo della nostra identità e della nostra capacità di rigenerare il passato".
Michele Scuto