DANIELE ROSI
Cronaca

Obitorio Chiude la sala di Monterosso

La camera mortuaria sarà trasferita in una sede più consona a Turigliano. La reazione di Bernardi: "Un progetto della giunta Zubbani"

L’obitorio di Monterosso sarà chiuso. La camera mortuaria andrà a Turigliano

L’obitorio di Monterosso sarà chiuso. La camera mortuaria andrà a Turigliano

Chiude definitivamente l’obitorio di Monterosso. La nuova struttura sarà a Turigliano. La storica palazzina a fianco del Monoblocco, che per tanti anni è stata il luogo in cui i parenti potevano salutare i propri cari in tranquillità, sembrerebbe non rispondere più ai requisiti normativi per ospitare il servizio in modo corretto, non garantendo più un ‘ultimo saluto’ dignitoso come dovrebbe sempre essere. Da qui la decisione di Nausicaa di costruire due sale del commiato, mai utilizzate in precedenza, sistemando gli spazi della palazzina a fianco dell’ingresso del cimitero di Turigliano, per ricavare così un’area moderna e funzionale in cui accogliere la nuova camera mortuaria.

Un progetto di circa 200 metri quadrati, o poco più, di nuovi spazi, considerati gli uffici, la sala mortuaria e i vari servizi annessi a Turigliano. L’iter progettuale è già partito e i tecnici sono al lavoro per la fase di calcolo strutturale. Una volta terminate tutte le procedure e ottenuto il progetto esecutivo, i lavori dovrebbero essere affidati attraverso una gara, con un cronoprogramma che prevede la fine dei cantieri entro il 2026.

Sul tema interviene nel frattempo il consigliere d’opposizione Massimiliano Bernardi, che rivendica alla giunta Zubbani la ‘paternità’ del trasferimento. "Dietro l’apparente novità - spiega - si cela un progetto tutt’altro che recente, ideato dalla giunta Zubbani nella quale ricoprivo il ruolo di assessore. Fu l’allora presidente di Nausicaa, Fabrizio Volpi, a presentare pubblicamente l’idea. Assistiamo a una classe politica che ha campato di slogan e si prende meriti altrui. Il Movimento 5 Stelle, con in testa l’ex assessore Matteo Martinelli, aveva fatto campagna elettorale nel 2017 contro il forno crematorio, dipingendolo come opera da ostacolare. Eppure, una volta arrivati alla guida del Comune, ne avevano usufruito abbondantemente, al punto che proprio grazie a quel servizio, Nausicaa aveva registrato i primi 600mila euro di utile. Dopo tre anni di silenzi, la sindaca Serena Arrighi e l’assessore Carlo Orlandi sembrano essersi risvegliati dal torpore. La verità è che la loro amministrazione arriva con anni di ritardo su progetti fondamentali per la dignità delle persone. E Carrara continua a pagare il prezzo di una politica che rincorre gli eventi anziché governarli, incapace di assumersi responsabilità e riconoscere i meriti di chi ha saputo pianificare con serietà".