NATALINO BENACCI
Cronaca

Liceo classico tecnologico. L’intelligenza artificale negli studi del ‘Vescovile’

E’ la prima scuola in Italia ‘Bria’ grazie alla collaborazione con Fondazione Olitec "Non attività opzionali ma componenti integrate nel percorso formativo" .

Il preside del liceo Vescovile di Pontremoli don Pietro Pratolongo e la vicaria Simona Del Faro, insegnante di inglese. Sotto alcuni studenti durante un’attività didattica fuori dalla scuola

Il preside del liceo Vescovile di Pontremoli don Pietro Pratolongo e la vicaria Simona Del Faro, insegnante di inglese. Sotto alcuni studenti durante un’attività didattica fuori dalla scuola

Il Liceo Classico Vescovile di Pontremoli diventa il primo liceo classico d’Italia Bria (acronimo di bioinformatica, realtà immersiva e intelligenza artificiale) grazie all’avvio di una collaborazione strategica con la Fondazione Olitec – Olivetti Tecnologie e Ricerca, eccellenza nazionale nella formazione tecnologica, scientifica ed etica. "Questa alleanza porta per la prima volta in un liceo classico le discipline Bria – spiega il preside don Pietro Pratolongo – non come semplici attività opzionali, ma come componenti integrate nel percorso formativo, pensate per preparare i giovani al mondo reale che li aspetta dopo il diploma. Oggi la sfida non è solo preparare studenti capaci di lavorare con la tecnologia, ma formarli affinché siano in grado di progettarla, interrogarla e guidarla eticamente. Bria è l’unico modello che riesce a coniugare formazione, visione sistemica e collocamento certo, garantendo ai giovani un futuro dignitoso e competitivo".

La trasformazione del Liceo Classico Vescovile in liceo classico Bria è molto più di una novità didattica: è una dichiarazione di responsabilità e di fiducia nel futuro, una risposta concreta all’urgenza di rendere la formazione liceale un luogo in cui il sapere umanistico e le tecnologie più avanzate convivano per generare cittadini consapevoli, lavoratori competenti, esseri umani pensanti. Ma come sarà integrato il piano di studi ? Grazie alla collaborazione con la Fondazione Olitec, il liceo vedrà l’introduzione graduale di moduli curricolari dedicati alle discipline Bria, in piena coerenza con l’identità classica dell’istituto.La creazione di laboratori didattici immersivi, nei quali la letteratura classica, la filosofia, le scienze e la matematica saranno esplorate anche tramite strumenti digitali, simulatori e ambienti virtuali. La formazione professionale continua dei docenti, affinché possano guidare gli studenti in questo nuovo percorso con padronanza e spirito critico. Inoltre l’apertura della scuola a reti di ricerca, università, imprese e istituzioni, per offrire ai ragazzi occasioni concrete di confronto con il mondo che li circonda. Un’opportunità concreta per i giovani: accesso diretto ai percorsi Olitec.

"Una scuola giovane dal cuore antico", è lo slogan del Vescovile l’erede di quelle antiche scuole medievali dove insegnava grammatica latina Cieco da Pontremoli, citato da Francesco Petrarca in una delle sue Epistole.

Poi la pubblica istruzione venne impartita dai Minori Conventuali di San Francesco fino al 1783, quando il convento fu soppresso dal Governo Granducale della Toscana che volle liberarsi del peso economico delle scuole assegnando al Comune pontremolese questo compito dietro l’erogazione annua di 200 scudi toscani. Dopo le vicissitudini legate alla dominazione napoleonica, il primo vescovo di Pontremoli Girolamo Pavesi, nominato nel 1797 potè riaprire la scuola del Seminario nel 1814 con la restituzione del patrimonio requisito 30 anni prima. Mel 1941 pe il Vescovile il riconoscimento legale e nel 2000 è diventato scuola paritaria.

Natalino Benacci