ALESSANDRO SALVETTI
Cronaca

L’arte diventa simbolo di orgoglio. Dal disastro al progetto culturale

Inaugurato il murale di Mr. Savethewall davanti al pontile di Marina di Massa e al relitto della Guang Rong

Inaugurato il murale di Mr. Savethewall davanti al pontile di Marina di Massa e al relitto della Guang Rong

Inaugurato il murale di Mr. Savethewall davanti al pontile di Marina di Massa e al relitto della Guang Rong

Il relitto come opera d’arte, la Guang Rong come musa ispiratrice. È stato inaugurato ieri sera, nella piazzetta antistante il pontile di Marina di Massa, il murale attraverso cui l’artista Mr. Savethewall, al secolo Pierpaolo Perretta, ha trasformato il naufragio del cargo in un racconto visivo. Un’installazione lunga quaranta metri in cui arte, memoria e rigenerazione urbana si intrecciano in venti disegni che incorniciano, da un lato, figure di grandi artisti del passato rivisitati in chiave attuale in perfetto stile street art, dall’altro i panorami di Marina prima e dopo il 28 gennaio, con la nave trascinata via – almeno nell’immaginario – dalle celebri rane in giacca e cravatta, protagoniste di tante opere del noto artista comasco.

"Il mio percorso – ha spiegato Perretta, che in questi giorni espone una personale a Zurigo – nasce dalla strada: ho da sempre utilizzato il linguaggio e la poetica dell’arte urbana senza dipingere mai direttamente sui muri, ma su materiali diversi poi collocati sulle pareti. In questo modo sono entrato nelle gallerie d’arte e nei musei. Qui a Massa, invece, ho fatto il percorso inverso portando in strada una selezione delle mie opere e unendola a lavori site specific". Le prime, ha raccontato l’artista, si stagliano su uno sfondo blu con trama damascata tipica dei musei e sono incastonate in cornici dorate: un modo per riutilizzare la forza dei grandi maestri del passato intrecciandola con i temi del presente. "Per le seconde – ha proseguito – ho invece pensato, come sorta di augurio, all’Onda di Hokusai, un’opera giapponese dell’Ottocento e ancora oggi attuale, che si porta via la Guang Rong, e alla cartolina del relitto, che serve a documentare e a ricordare che questo evento c’è stato". Un lavoro durato oltre due settimane, che Perretta ha vissuto a stretto contatto con la città: "Sono stato accolto con attenzione e spirito critico – ha raccontato – e questo confronto mi ha fatto crescere anche come artista".

Ad inaugurare ufficialmente l’opera, che fa parte del progetto “Massa Street Art - Il segno del cambiamento urbano”, anche il sindaco Francesco Persiani. "La candidatura di Massa a Capitale Italiana della Cultura – ha sottolineato – passa anche da serate come questa, con cui l’amministrazione lancia più messaggi. Il primo è che rispetto ad un cantiere un’opera d’arte può rendere una piazza molto più godibile. Il secondo è un’idea di reazione: quello del 28 gennaio è stato un evento totalmente imprevedibile, che ha creato un problema e portato enormi rischi. Questi sono stati prontamente scongiurati, ma la ferita di un pontile danneggiato è profonda e lo sarà a lungo. Questo evento è il segnale che si vede la luce in fondo al tunnel".

Ma l’inaugurazione si inserisce in una più ampia stagione dedicata all’arte urbana, già avviata con l’intervento di Felipe Cardeña al cantiere di piazza Mercurio lo scorso 31 luglio e destinata a proseguire con l’appuntamento del 20 agosto in piazza Betti, dove tre giovani street artist selezionati da tutta Italia realizzeranno dal vivo le proprie opere su sei lastre. "Un progetto ampio – ha concluso Persiani – che vuole guardare al futuro della città. Una città che vuole dimostrarsi all’altezza di questa candidatura, nella quale crediamo molto". Il futuro del murale, invece, come ha spiegato lo stesso primo cittadino, è ancora da definire: potrebbe essere trasferito in centro oppure sezionato e venduto all’asta, con il ricavato destinato in beneficenza.