FRANCESCA FREDIANI
Cronaca

Digiuno per chiedere la pace a Gaza. Cresce la protesta per il genocidio

Sono decine gli aderenti alla staffetta indetta dall’Accademia Apuana unendosi a quella lanciata dai sanitari. Appello per boicottare Teva, la multinazionale israeliana leader nel settore dei farmaci generici .

Alcuni manifestanti nel centro storico di Carrara

Alcuni manifestanti nel centro storico di Carrara

Hanno già aderito in 78 al digiuno a staffetta indetto dall’Accademia Apuana della Pace per manifestare contrarietà a quanto sta accadendo a Gaza. Si sono uniti al digiuno proposto dai sanitari della Toscana (ora esteso a tutte le regioni) per dare la possibilità a tutti di partecipare, non solo sanitari. E alla giornata nazionale del digiuno prevista il 28 agosto davanti alle farmacie per il boicottaggio dei medicinali Teva. "Per partecipare occorre iscriversi al form dedicato al link https://tinyurl.com/digiunopergaza. Un’azione collettiva e condivisa per avere un impatto maggiore dato che, spiegano, "l’opinione pubblica è largamente contraria indipendentemente dall’appartenenza mentre è la politica che nega l’evidenza, le persone sono chiamate a metterci la faccia (il tutto sarà documentato da fotografie sui canali social Facebook Digiuno G@z@ e Instagram digiuno_g@z@, mentre chi desidera postare la foto sui propri social dovrà usare l’hashtag #digiunogaza). Occorre perciò una presa di posizione forte del Governo che riconosca lo stato di Palestina e interrompa le relazioni commerciali finanziarie e di vendita di armi a Israele. E un’analoga azione dell’Unione Europea".

"Come l’apartheid in Sudafrica venne sconfitto oltreché dalla lotta impari dei neri contro i bianchi anche per la pressione internazionale di tutti i paesi che boicottarono il Sudafrica e portarono alla liberazione di Mandela e a libere elezioni, così vogliamo che grazie alle pressioni internazionali finisca anche l’apartheid degli arabi" dice Antonella Cappè medico in pensione, fra gli organizzatori del digiuno. "Non sopportiamo più l’inerzia verso quello che sta accadendo in Palestina – sottolinea Gino Buriatti presidente dell’Accademia – l’iniziativa è nata durante la manifestazione Aquiloni per Gaza e inizialmente era prevista per la sola provincia, ma poi abbiamo avuto adesioni da Lucca, La Spezia, Firenze".

Fondamentale è ritenuto anche il boicottaggio di Teva, multinazionale israeliana leader nel settore dei farmaci generici: non comprare farmaci a marchio Teva o delle controllate, chiedendo al farmacista un farmaco alternativo. "Siamo persone comuni e non possiamo né vogliamo restare in silenzio di fronte alla tragedia di Gaza, dove – dopo 22 mesi di guerra e oltre 60.000 vittime, tra cui moltissimi bambini – adesso si muore di fame. Per questo motivo aderiamo convintamente all’iniziativa di digiuno a staffetta promosso dagli operatori sanitari della Toscana e chiediamo a tutte e tutti di mettere in campo i propri corpi con un piccolo gesto che però mantenga viva quell’umanità che sembra farsi sempre più flebile dinanzi alla disumanità di chi ci governa. Il governo israeliano sta compiendo un genocidio e affamando deliberatamente un intero popolo. Ci opponiamo a questa barbarie con i nostri corpi e il nostro volto. Non vogliamo essere complici di chi, come il nostro governo e l’Unione Europea, in questi mesi nulla ha fatto, né il riconoscimento dello stato di Palestina, né l’interruzione degli accordi commerciali, militari e finanziari con Israele. Digiunare è un modo di richiamare l’attenzione della comunità, dei media e delle istituzioni mettendo in gioco il proprio corpo. E’ una forma di protesta, ma anche una forma di condivisione".

Francesca Frediani