DINO MAGISTRELLI
Cronaca

Corteo con 500 persone a sostegno della Palestina

Un pomeriggio intenso a Castelnuovo, sabato scorso, con un corteo, promosso e coordinato da Palestina Libera Garfagnana, all’insegna della solidarietà,...

Oltre 500 persone hanno preso parte al corteo per la Palestina organizzato sabato per le strade di Castelnuovo

Oltre 500 persone hanno preso parte al corteo per la Palestina organizzato sabato per le strade di Castelnuovo

Un pomeriggio intenso a Castelnuovo, sabato scorso, con un corteo, promosso e coordinato da Palestina Libera Garfagnana, all’insegna della solidarietà, dell’emozione, degli slogan ritmati, dei canti per il popolo palestinese, attraverso il centro storico, da piazza della Repubblica fino al Loggiato Porta e poi nella sala Suffredini, dove c’è stato il collegamento video con il giornalista Abdul Nasser Abu Aoun e l’attivista Jumana Shahin, ora usciti dalla striscia di Gaza. Tante bandiere della Palestina e quelle della pace, magliette e lenzuola bianche macchiate simbolicamente di rosso "sangue". Tanti i cartelli significativi scritti in italiano, inglese e anche in arabo con espressioni significative, come "Fermare il genocidio", "Palestina libera", "Chi tace è complice", "Giù le mani dai bambini", "Usa i miei soldi per costruire scuole e non per bombardare la gente", "Salvare la Palestina è salvare l’umanità", "Non in mio nome", "Basta al massacro degli innocenti" e così via.

Erano circa 500 i partecipanti al corteo e era da tanto tempo che Castelnuovo non vedeva una manifestazione così partecipata, ben organizzata, pacifica, ordinata. Numerose le bandiere e le lenzuola alle finestre, ai balconi, come pure tante le persone anche lungo le strade percorse dal corteo e fino al Loggiato Porta, dove sono stati osservati due minuti di silenzio in segno di solidarietà con le migliaia di vittime negli ultimi 19 mesi e per chiedere la fine dei bombardamenti dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Durante il corteo si sono tenuti anche due flash mob, in piazza Carli e in piazzetta vicino al duomo, cioè momenti scenografici con il coinvolgimento di gruppi partecipanti per attirare ancora di più l’attenzione sulle motivazioni del corteo. "È stato un crescendo di emozioni" commenta un partecipante.

Dino Magistrelli