ALESSANDRA POGGI
Cronaca

L’appello di una famiglia con disabile: "C’è solo un parcheggio riservato. Se è occupato inizia l’odissea..."

La signora Andrei accudisce il marito malato di Alzheimer: ha bisogno di soste ad hoc al condominio La Moretta "Ne abbiamo chiesto altri ma non c’è stata risposta: è un problema, ci mettiamo mezz’ora per fare 200 metri" .

Quando l’unico parcheggio è occupato da altri che hanno il diritto di sostare, la coppia è costretta a trovare un altro stallo molto più distante (Foto d’archivio)

Quando l’unico parcheggio è occupato da altri che hanno il diritto di sostare, la coppia è costretta a trovare un altro stallo molto più distante (Foto d’archivio)

Un parcheggio disabili per altrettanti diversamente abili. E c’è chi è costretto a fare anche mezz’ora di cammino per fare duecento metri. È quanto succede nel condominio del palazzo della Moretta di corso Rosselli. Le famiglie di questi disabili chiedono che venga realizzato un ulteriore stallo sotto casa, magai al posto del carico e scarico visto che in quel tratto non ci sono attività commerciali che ne usufruisco, ma nessuno sembra interessarsi al problema. Una situazione nota al personale della polizia municipale, che però si sarebbe limitato a dire di mandare una richiesta via pec. A denunciare la difficile situazione è la signora Vera Andrei, che ogni giorno deve combattere con il parcheggio per poter portare il marito al centro Alzheimer la mattina, e pagare un’associazione che lo riporti a casa nel pomeriggio perché il più delle volte lo stallo disabili è occupato.

Spesso gli altri condomini le lasciano il posto, ma se arriva qualcuno da fuori con il cartellino e occupa proprio quello spazio sotto casa la donna ha difficoltà a far scendere il marito lontano dall’abitazione. "È una vergogna che ci sia solo un parcheggio per disabili quando nel palazzo ce ne sono almeno altri tre - l’amaro sfogo di Vera -. E oltretutto capita anche che scendi le scale e trovi 36 euro di multa sulla macchina perché il cartellino era posizionato male. Sono già stata diverse volte dai vigili per spiegare le mie difficoltà e la necessità di avere la possibilità di parcheggiare sotto casa per portare mio marito al centro Alzheimer, e si sono limitati a dire che devo provare a fare una richiesta via pec. Non si tratta di un piccolo problema visto che non riesce a camminare e se non trovo posto sotto casa per fare duecento metri ci mettiamo anche mezzora".

"Per rinnovare il cartellino sono serviti due mesi - prosegue Vera -, addirittura è successo che i ritardi si accumulassero perché mio marito non riusciva a firmare il foglio. E così mi sono sentita dire che dovevo fare una delega. A fianco del parcheggio disabili c’è uno scarico e carico che non viene usato - prosegue la donna -, e ho chiesto se fosse stato possibile trasformarlo in stallo per disabili. Devo lavorare e accudire mio marito, diventa difficile anche trovare il tempo per mandare una pec. I miei vicini sapendo che la mia situazione è grave spesso lasciano lo stallo libero, ma se giustamente poi non trovano posto la parcheggiano sotto casa. Per questo - conclude Vera -, chiedo che qualcuno si interessi al caso e cerchi una soluzione". Intanto da palazzo civico fanno sapere che già lunedì mattina la questione sarà portata all’attenzione del comando di polizia municipale.

Alessandra Poggi