
Antenna di telefonia (foto d’archivio)
All’udienza pubblica del 9 aprile 2026, quindi ad anno nuovo, si deciderà il futuro dell’antenna 5G di Filetto. Il Tribunale amministrativo regionale della Toscana ha pronunciato una ordinanza in merito al ricorso presentato da molti cittadini della frazione villafranchese, contro l’antenna installata alcuni mesi fa, vicino al centro storico. I cittadini si erano subito mossi con proteste, raccolte di firme, manifestazioni e incontri, per protestare per i possibili effetti nocivi causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche. Hanno inoltre costituito un comitato contro il progetto di un’azienda milanese operante per conto dei gestori della telefonia mobile.
La protesta è scattata subito pure per le conseguenze sul turismo, compreso il deprezzamento degli immobili e dei terreni che la presenza dell’antenna può comportare. Il comitato inizialmente ha dato incarico a un avvocato per il ricorso al Tar contro l’antenna, a cui si è aggiunto anche il Comune di Villafranca, che aveva espresso un parere negativo. La loro prima richiesta è stata quella di un provvedimento di sospensiva, in attesa della valutazione nel merito. Qualcosa è cambiato, in seconda battuta infatti gli avvocati hanno chiesto di entrare subito nel merito, chiedendo quindi l’annullamento della sospensiva.
Il Tar ha esaminato il ricorso, gli atti di costituzione in giudizio dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, del Comune di Villafranca in Lunigiana e del Ministero della cultura, la costituzione in giudizio e il ricorso incidentale proposto dall’azienda milanese, ha anche considerato che nel corso dell’udienza camerale i ricorrenti hanno dichiarato di rinunciare all’istanza di sospensione cautelare dei provvedimenti impugnati, chiedendo anzi di fissare a breve un’udienza di discussione del merito. Così ha potuto decidere: ha preso atto della rinuncia all’istanza cautelare e fissato, per la trattazione del ricorso, l’udienza pubblica il giorno 9 aprile 2026.
Monica Leoncini