
Partenza da piazza della Stazione e arrivo in Cattedrale con il vescovo "Non possiamo dormire davanti a quello che succede a Gaza e nel mondo".
’Per una pace disarmata e disarmante’ e per dire no a tutte le guerre. Una fiaccolata attraverserà la nostra città per dire basta a tutte le guerre che infiammano il mondo. Il corteo partirà stasera, alle 20.45, da piazza della Stazione a Massa verso la Cattedrale: al termine della fiaccolata verrà trasmesso un messaggio di padre Gabriel Romanelli, parroco a Gaza. L’iniziativa, cui parteciperà anche il vescovo Mario Vaccari, è promossa dalla Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli ed ha avuto l’adesione di alcuni Uffici pastorali diocesani. E’ aperta a chiunque voglia partecipare, sono stati invitati anche i rappresentanti delle altre confessioni religiose.
"L’iniziativa – spiega don Maurizio Manganelli, direttore della Caritas diocesana – esprime il sentire della nostra Chiesa in merito alla situazione internazionale. Parleremo di pace per accendere un po’ i riflettori sulle tante guerre e i conflitti dimenticati. Un posto particolare lo occupa la situazione del conflitto israelo-palestinese, in quella zona che per noi è terra santa. Nel comunicato che abbiamo inviato alle nostre parrocchie e a tutta la cittadinanza diciamo quello che anche il Papa ha ribadito pochi giorni fa incontrando il presidente israeliano, ossia la necessità del riconoscimento dello Stato palestinese, la preoccupazione per le decine di migliaia di morti tra i civili e per le continue violazioni del diritto internazionale, e la speranza della liberazione degli ostaggi".
E aggiunge: "Questa è un’iniziativa diocesana, quindi l’impronta è fortemente ecclesiale, ma è aperta a tutte le realtà che si riconoscono nel comunicato che abbiamo diffuso, al di la del credo e del pensiero politico. Una iniziativa che è stata promossa dalla diocesi e che ha visto l’impegno di alcuni uffici pastorali: Caritas, Pastorale sociale e del lavoro, Migrantes, Pastorale giovanile, Ufficio scuola e consulta delle aggregazioni laicali, Azione Cattolica. È un segno per dire a tutti che come chiesa ci siamo. La riflessione sulla pace, l’educarsi e l’allenarsi ad essere noi operatori di pace, è una delle caratteristiche del nostro lavoro quotidiano".
Dopo la Fiaccolata saranno resi noti anche altri appuntamenti per mettere la pace al centro del nostro pensare e dialogare. Don Manganelli evidenzia "la diocesanità dell’evento, pur essendo aperto a tutti: istituzioni, associazioni, e altre realtà". "Siamo qui per dire ’basta guerra’, per invocare giustizia, e per impegnarci nella costruzione concreta della pace, ogni giorno – si legge nell’invito ufficiale –. Un segno per dire che le nostre coscienze non possono dormire davanti a tutto quello che sta succedendo in Palestina e nel mondo, davanti allo sterminio di Gaza, agli insediamenti illegali, all’utilizzo degli ostaggi, alla mancanza di iniziative forti contro chi si sta macchiando di crimini di guerra, alle troppe guerre dimenticate".
Angela Maria Fruzzetti