REDAZIONE MASSA CARRARA

La pace della discordia. Lorenzetti alla fiaccolata: "E’ stata un inno alla vita"

Il presidente della Provincia denuncia minacce personali dopo il suo intervento "Contro crimini e violazioni dei diritti che si consumano sotto gli occhi del mondo".

Il presidente della Provincia denuncia minacce personali dopo il suo intervento "Contro crimini e violazioni dei diritti che si consumano sotto gli occhi del mondo".

Il presidente della Provincia denuncia minacce personali dopo il suo intervento "Contro crimini e violazioni dei diritti che si consumano sotto gli occhi del mondo".

Non ci sta Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia e sindaco di Montignoso, agli "attacchi durissimi" che ha scatenato il suo intervento alla fiaccolata per la pace organizzata dalla Diocesi, alle "accuse infondate e persino di minacce personali". E fa riferimento anche ai post del consigliere comunale di Carrara Simone Caffaz su Facebook. "Non intendo sottrarmi né restare in silenzio – spiega Lorenzetti – : respingo con fermezza ogni tentativo di distorcere il mio ragionamento e trasformare un messaggio di pace in un pretesto per un attacco politico. Ho parlato a nome delle Istituzioni che rappresento e a nome di tanti cittadini che credono ancora nella dignità umana". E poi sottolinea di non essersi pronunciato "contro un popolo o una religione: ho denunciato - a fianco del Vescovo e di rappresentanti di altre confessioni religiose - crimini e violazioni dei diritti che si consumano sotto gli occhi del mondo, a Gaza come in Ucraina. Questo non è antisemitismo, ma l’esercizio libero e doveroso della coscienza civile".

"Chi confonde la critica a un governo con l’odio verso un intero popolo compie un errore grave, che finisce per banalizzare e offendere la memoria della Shoah, che deve restare un monito universale contro ogni forma di disumanità". Alle affermazioni di Caffaz che si dice "avvilito, incredulo e sconcertato" dalle sue parole il presidente della Provincia ribatte con una domanda: "riesce a utilizzare queste stesse espressioni di fronte a ciò che accade ogni giorno a Gaza? Oppure riesce a rimanere indifferente a fronte di quella assoluta mancanza di umanità che riduce alla fame e costringe all’esodo milioni di persone?" E assicura: "le minacce e gli insulti che mi sono stati rivolti non mi intimoriranno. Così come non scenderò mai sul terreno della violenza verbale: continuerò a parlare con rispetto e forza per rappresentare i valori di pace che la nostra comunità ha testimoniato sabato sera a Massa con fierezza. Chi riduce quelle candele a un atto di odio sbaglia profondamente: quella fiaccolata è stata un inno alla vita, un gesto semplice e potentissimo che ha unito le nostre voci contro il buio della guerra".

"So da che parte stare – ribadisce Gianni Lorenzetti –: dalla parte dei bambini sotto le macerie di Gaza, delle famiglie ucraine costrette a fuggire, di chi soffre a causa della violenza e della sopraffazione. E so altrettanto bene da che parte non starò mai: da chi alimenta i conflitti, giustifica i massacri o usa la paura per mettere a tacere la libertà di parola e di pensiero. Da sindaco di Montignoso e presidente della Provincia di Massa-Carrara continuerò a difendere con determinazione un principio chiaro: la pace non è un’opzione, è un dovere politico e morale. Continuerò a dare voce a chi non ha voce, a difendere i diritti calpestati, a chiedere cessate il fuoco e fine delle stragi. La pace non si invoca soltanto: si costruisce con coraggio, responsabilità e verità. Il futuro non sarà scritto da chi semina odio e paura, ma da chi ha il coraggio di scegliere la giustizia e la pace. Io ho scelto, e non intendo fare passi indietro".