ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Attacco di Caffaz: "Frasi antisemite da Lorenzetti"

Una delle critiche fatte al presidente della Provincia "Ha paragonato l’unicità della Shoah a Gaza".

Una delle critiche fatte al presidente della Provincia "Ha paragonato l’unicità della Shoah a Gaza".

Una delle critiche fatte al presidente della Provincia "Ha paragonato l’unicità della Shoah a Gaza".

Scoppia la polemica tra le dichiarazioni del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e Simone Caffaz, consigliere di Carrara. "Sono avvilito, incredulo e sconcertato dalla manifestazione organizzata dalla curia ieri sera sera a Massa. L’apice è stato toccato con il discorso di Gianni Lorenzetti, che ha parlato a nome di tutte le istituzioni della provincia, senza che nessuno dei presenti dissentisse o prendesse le distanze. Anche se Lorenzetti non è nuovo ad iniziative “opinabili” sul tema, lo conosco come una persona scaltra ma mite e moderata e mai mi sarei aspettato da lui un intervento che potrebbe essere letto a scuola come emblematico del nuovo antisemitismo".

"Crea – prosegue – un’equazione tra la Shoah e la guerra a Gaza (“Quel popolo che ha subito tante privazioni nei campi di concentramento sta esercitando nei confronti di un altro popolo quello che loro avevano subito e questo è inconcepibile”). Non si può che vedere le abnormi differenze tra i due fatti storici, l’“Unicità della Shoah” fu un concetto coniato dal premio nobel per la pace Elie Wiesel nel 1969 e da allora fatto proprio dalla quasi totalità della storiografia, eccezion fatta per qualche storico di estrema destra che, non a caso, è stato nel tempo accusato di “negazionismo”. Lorenzetti nel suo intervento ha quindi negato l’unicità della shoah, creando una similitudine con la guerra di Gaza che, comunque la si pensi, è imparagonabile alla shoah per grandezza, modalità, dimensioni. Lorenzetti, dimenticandosi di Hamas e di tutto il resto, ha attribuito la responsabilità della guerra a Gaza non agli israeliani (cosa già di per sé razzista, come dimostrano le ripetute e partecipate manifestazioni di dissenso alle politiche del governo Netanyahu a cui hanno aderito centinaia di migliaia di israeliani) ma al “popolo che ha subito tante privazioni nei campio di concentramento” e cioè agli ebrei creando una inaudita responsabilità collettiva dall’appartenenza a un credo religioso. L’ebreo quindi è colpevole, in quanto tale, della “nuova shoah”, quella che sta “esercitando” (verbo usato da Lorenzetti) a Gaza. A quel punto si leva dal pubblico il coro “Assassini, assassini” indirizzato, ripeto, agli ebrei perché di quelli stava parlando Lorenzetti. Il tutto mentre il vescovo, non diceva una parola di dissenso".

"Non pago, Lorenzetti, tira fuori il più grande, banale e allucinato pregiudizio: gli ebrei per Lorenzetti sono ricchi e potenti. “Il mondo – afferma – che oggi vediamo va in una direzione sbagliata, quella del potere di chi è sempre più ricco e vuole diventare ancora più ricco perché, attraverso la ricchezza, esercita il potere”". "Però per Lorenzetti, fortunatamente, c’è un altro potere, quello “del popolo e della gente, è la vostra indignazione che si deve far sentire per far cambiare le cose”. Quindi, da una parte gli ebrei ricchi e potenti che vogliono dominare il mondo ai danno del popolo che deve reagire e si deve indignare. Se non avessi sentito con le mie orecchie queste frasi giuro che non ci avrei creduto".