ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

La Capitale della cultura: "Massa ha i numeri giusti"

Il sindaco Persiani: "La candidatura è la partenza di un percorso virtuoso. Il nostro è un territorio di natura e arte che nessun’altra città può vantare".

Uno scorcio di piazza degli Aranci con il Palazzo Ducale

Uno scorcio di piazza degli Aranci con il Palazzo Ducale

di Alfredo Marchetti

MASSA

Fra le città toscane che presentano la loro candidatura a Capitale della Cultura del 2028 c’è anche Massa, conn il primo cittadino Francesco Persiani in prima linea, a guidare le speranze di tutta una provincia che si è unita al fine di raggiungere un traguardo ambizioso, ma alla sua portata, viste le bellezze naturali e storiche che il territorio ha da offrire.

Sindaco Francesco Persiani, perché candidarsi a Capitale della Cultura?

"Perché Massa oggi, con i lavori di recupero dei suoi edifici e spazi culturali, può finalmente mettere in mostra le proprie bellezze e capacità. La candidatura è un punto di partenza per costruire un percorso virtuoso e duraturo di sviluppo sociale, culturale e turistico che vada oltre il 2028. Vogliamo mettere in luce patrimonio, tradizioni, territori meno noti e stimolare investimenti. Realizzare progetti che coinvolgano comunità diverse, promuovano inclusione e partecipazione civica. Incrementare i visitatori, creare nuove opportunità per imprese locali e creare posti di lavoro. Stimolare l’accesso all’arte e all’educazione permanente".

Che cosa ha Massa in più delle altre città in lizza?

"Noi siamo partiti dalle peculiarità del nostro territorio che comprende la costa apuana ma anche la Lunigiana, stretto tra le Apuane e il mar Tirreno, uno scenario che nessun’altra città può vantare. Se a ciò aggiungiamo una storia politica e culturale irripetibile, ecco che il quadro inizia a formarsi. La storia dei Malaspina e dei Cybo, i castelli e le pievi, il teatro e la letteratura, i trecento anni dalla nascita del più grande compositore del secolo dei lumi Pietro Alessandro Guglielmi, ma ancora la cultura della salute e l’imprenditoria sociale e molto altro: tutto racconta una tradizione forte e ancora viva".

Il dossier da presentare cosa prevede?

"Il titolo scelto, “Massa, la luna, la pietra: dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”, racchiude il senso del progetto: la luna come immaginazione e creatività, la pietra come concretezza e radici, mare e montagna come orizzonti che si incontrano. È la sintesi di un territorio unico, narrato come luogo di equilibrio tra memoria e futuro".

Chi è stato coinvolto nel progetto?

"E’ stato un percorso inclusivo e partecipativo. Il Comitato promotore assieme a Massa ha visto la presenza di tutti iComuni della Provincia: Carrara, Montignoso, quelli della Lunigiana e persino della ligure Luni, poi il Parco delle Apuane, l’Istituto Valorizzazione Castelli, la Diocesi,l’Archivio di Stato, le Scuole, la Camera di Commercio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, l’Accademia delle Belle Arti, la Deputazione di Storia Patria. È nato un Comitato Scientifico presieduto da Umberto Broccoli, con figure accademiche e culturali autorevoli".

In termini di ricadute sul territorio cosa può portare la vittoria?

"La vittoria significherebbe sviluppo turistico e commerciale, ma soprattutto un’eredità duratura: ad esempio, la possibilità di completare progetti museali e creare i presupposti per la programmazione stabile di eventi, mostre, festival e itinerari culturali che aumentino l’offerta culturale; percorsi tematici, enogastronomia e turismo esperienziale che prolunghino la stagione; innovazione e lavoro qualificato: nascita di nuove professionalità nel settore culturale, creativo e digitale, formazione e partnership con enti accademici".

Quali saranno le prossime fasi propedeutiche alla presentazione della candidatura?

"Sono stati avviati momenti di confronto pubblico con sindaci, cittadini e associazioni. I Tavoli Tematici hanno raccolto il prezioso e fondamentale contributo di cittadini, associazioni e istituzioni culturali, un percorso pensato per essere corale e condiviso, così che la candidatura diventi il segno di una comunità che cresce insieme".

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